La sospensione cartelle esattoriali è stata prorogata ulteriormente. Ecco fino a quando c’è tempo per pagare e in quali modalità bisogna farlo
Era nell’aria e finalmente mercoledì 30 giugno 2021 è arrivata l’ufficialità. Il Governo tramite l’approvazione di un apposito decreto legge (già pubblicato in Gazzetta Ufficiale), ha prorogato la sospensione dei pagamenti delle cartelle esattoriali, avvisi di accertamento esecutivi e avvisi di addebito INPS.
Dunque, restano sospese le attività di notifica di nuove cartelle esattoriali, degli atti di riscossione nonché delle procedure di riscossione, cautelari ed esecutive come ad esempio fermo amministrativo, ipoteche e pignoramenti.
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Sospensione cartelle esattoriali: fino a quanto c’è tempo per mettersi in regola
I pagamenti sospesi dovranno essere saldati entro il prossimo 30 settembre. Il tutto però dovrà avvenire in un’unica soluzione, il che potrebbe creare dei problemi di non poco conto per i cittadini già alle prese con diverse spese in questo periodo.
La sospensione riguarda anche i pagamenti in scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 al 30 settembre 2021. Nella fattispecie riguarda le cartelle esattoriali emesse dagli agenti di riscossione, avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle Entrate e avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali.
Bisogna però prestare massima attenzione nel momento in cui si effettuano le transazioni. Il Decreto Rilancio ha esteso da 5 a 10 il numero massimo delle rate anche non consecutive. Basta però un mancato pagamento per far decadere la rateizzazione. Questo è il caso dei piani già in essere e di quelli che saranno concessi a fronte di istanze presentate entro l’ultimo giorno dell’anno.
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Ad ogni modo è bene attivare il piano di rateizzazione delle Cartelle esattoriali e degli altri atti di recupero entro il 30 settembre 2021, in modo tale da evitare che scattino le procedure di recupero forzoso da parte dell’Agenzia delle Entrate.