Via libera delle Commissioni Finanze di Camera e Senato al documento che indica al governo la strada per la prossima riforma del Fisco che dovrebbe portare con sé delle importanti novità.
Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto del Covid che continua ad avere delle ripercussioni negative sulle nostre vite sia per quanto riguarda le relazioni sociali che finanziarie. Sono molti gli imprenditori che hanno dovuto, purtroppo, abbassare le saracinesche delle proprie attività, con molte persone alle prese con una difficile gestione del bilancio famigliare. Se tutto questo non bastasse, il nostro Paese ha dovuto fare i conti anche con una crisi di Governo, che ha portato al crollo del governo Conte Bis.
Da qui la decisione di Mattarella di affidare la guida del nostro Paese a Mario Draghi, con l’attuale governo alle prese con l’approvazione di una serie di iniziative attraverso le quali favorire il rilancio dell’economia. A partire dalla riforma delle pensioni, fino ad arrivare a quella fiscale, sono tante le misure in ballo. A tal proposito interesserà sapere che è di recente arrivato il via libera delle Commissioni Finanze di Camera e Senato al documento che indica al governo la strada per la prossima riforma del Fisco che dovrebbe portare con sé delle importanti novità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
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Riforma fiscale, importanti cambiamenti in vista: arriva l’ok delle Camere
A breve si dovrebbe assistere all’attuazione della riforma del Fisco che potrebbe portare con sé delle importanti novità in termini di tasse. Nella serata di mercoledì 30 giugno, infatti è finalmente arrivato l’ok delle Commissioni Finanze di Camera e Senato al documento che indica al governo la strada per la prossima riforma del Fisco. Stando a quanto si evince da La Stampa, tutti i partiti hanno espresso parere positivo, eccetto Fratelli d’Italia, che ha votato contro, e Leu, che da deciso di astenersi.
Tra le possibili novità, la volontà di optare per il taglio dell’Irpef a favore del ceto medio. Ma non solo, tra le altre misure proposte anche l’abolizione dell’Irap, semplificazione dell’Ires e riduzione di altre imposte. In particolare, per quanto concerne l’Irpef, si pensa di abbassare l’aliquota “media effettiva con particolare riferimento ai contribuenti nella fascia di reddito 28.000-55.000“, ovvero quella che colpisce il ceto medio. Fra le idee oggetto di discussione anche quella di adottare un’imposta unica in grado di unire “redditi da capitale” e “redditi diversi” nella categoria “redditi finanziari”.
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Tra gli altri anche la volontà di rendere la fatturazione elettronica obbligatoria, come forma di lotta all’evasione fiscale. Nessun accordo, invece, per quanto riguarda flat tax e patrimoniale. Un lungo documento, quello discusso e votato il 30 giugno, che “fungerà da indirizzo politico al governo per la predisposizione della legge delega sulla riforma fiscale“, che il governo si è impegnato a presentare entro il 31 luglio.