La riforma della macchina del Fisco potrebbe consegnare qualche importante novità. Non solo Bollo Auto ma anche Tari: cosa c’è da sapere.
L’auspicata riforma fiscale servirà a mettere a posto parecchi tasselli. Tutti quelli che non si è riusciti a sistemare finora, assegnando a ciascuna tessera del mosaico contributivo la giusta posizione. Un piano di cambiamento che si sta da tempo dimostrando necessario, visto che su alcune questioni la macchina del Fisco e della riscossione sta ancora subendo gli effetti deleteri delle lungaggini burocratiche o della poca chiarezza. Ecco, l’obiettivo (da qui a qualche mese) è dare letteralmente una sterzata in direzione opposta.
Dalle audizioni delle due Commissioni Finanze di Camera e Senato, sono emerse alcune importanti novità circa il futuro di tasse come il Bollo Auto o la Tassa sui rifiuti (Tari). Informazioni interessanti poiché, sostanzialmente per la prima volta, si parlerebbe di un blocco delle piccole forme di tassazione. In alcuni casi (come il Bollo) si starebbe addirittura valutando l’annullamento. In altro, come la Tari, una semplice riduzione. Ma di questi tempi anche una decurtazione del dovuto sarebbe importante per i contribuenti.
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Bollo Auto e Tari, cosa c’entra la riforma fiscale: perché potrebbe cambiare tutto
L’elenco stilato dalle due commissioni, include alcuni tributi, tasse, bolli e cedolini che potrebbero subire la sorte del taglio. Il tutto, a quanto pare, da formalizzare nella ventura riforma della macchina del Fisco. L’attesa riguarda tutta un documento unitario che, di fatto, andrebbe a mettere nero su bianco la proposta di una legge di riforma. Dopo la presentazione, scatteranno i tempi dell’approvazione. I quali, a ogni modo, non dovrebbero andare oltre il 31 luglio per far sì che il Consiglio dei ministri dia il suo ok, stando a quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
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“Cancellazione tributi minori” è il nome del paragrafo attenzionato all’interno del dossier. L’obiettivo è sempre quello di alleggerire il carico fiscale dalle spalle dei contribuenti e farlo attraverso la riduzione (o l’eliminazione totale) delle tasse e dei tributi minori. Anche perché i costi sarebbero ritenuti più alti rispetto alle somme effettivamente soggette a riscossione. Fra le tasse minori da depennare, potrebbe rientrare proprio il Bollo Auto, anche se per le auto di grossa cilindrata. Inoltre, la Tari potrebbe essere soggetta a una riduzione, così come i prelievi sul pubblico insegnamento e l’imposta sugli intrattenimenti. “Rischia” anche l’addizionale regionale sui canoni idrici. Una riforma che andrà seguita con attenzione.