Il cashback giunge al termine per decisione della Cabina di regia convocata a Palazzo Chigi. Ora si attendono i rimborsi delle spese del primo semestre.
La notizia della cancellazione del cashback era nell’aria da qualche tempo. Ieri è arrivato lo stop ufficiale, nel secondo semestre 2021 la misura introdotta dal Governo Conte non verrà attivata. L’idea del cashback è nata nell’ambito della lotta all’evasione fiscale agevolando contemporaneamente l’utilizzo di pagamenti elettronici per effettuare le spese. Per invogliare i cittadini a pagare con carta di credito o altri strumenti digitali, sono stati promessi rimborsi del 10% su quanto speso per un importo massimo di 150 euro per minimo 50 transizioni. Al cashback dobbiamo dire addio, ma cosa accadrà ai rimborsi?
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Riunita a Palazzo Chigi, la Cabina di regia ha optato per la cancellazione del cashback nel secondo semestre del 2021. La decisione soddisfa pienamente il partito Fratelli d’Italia che da tempo chiedeva di salutare il cashback e di destinare i soldi al sostegno dei settori occupazionali maggiormente colpiti dalla pandemia.
Un ripensamento, invece, è sperato dal Movimento 5 Stelle. Tramite il capodelegazione Stefano Patuanelli ha espresso l’augurio di un ritorno sulla decisione presa ma probabilmente tale desiderio non si avvererà in tempi brevi. La decisione è stata presa, da oggi il cashback non sarà più attivo almeno per sei mesi. Poi il Governo deciderà se la cancellazione sarà definitiva o meno.
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Nonostante l’addio al cashback, la partecipazione nel primo semestre 2021 garantirà di ottenere i rimborsi promessi. Tutti i cittadini che hanno regolarmente partecipato alla misura scaricando l’app Io e registrando tutte le transazioni effettuate per i pagamenti attraverso bancomat, carta di credito e altri strumenti digitali, riceveranno il 10% di quanto speso.
La somma verrà erogata direttamente sull’Iban indicato in fase di registrazione sull’app IO. L’applicazione consente fin d’ora di visualizzare tutte le transazioni accettate per la misura e di calcolare il rimborso. L’accredito sarà ricevuto entro il mese di luglio per i rimborsi relativi al semestre gennaio-giugno 2021.
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Il motivo alla base della cancellazione del cashback (e anche del Supercashback) ha alla base i costi dell’operazione. Lo Stato dovrà coprire una spesa di circa 1,75 miliardi di euro per il 2021. Nel 2022 tale cifra sarebbe arrivata a 3 miliardi di euro, una spesa che in molti pensano sia preferibile destinare a chi ha bisogno di aiuti economici per sopravvivere e riprendere l’attività lavorativa dopo la pandemia.