Scopriamo insieme quali sono le tasse più bizzarre con cui gli italiani si ritrovano a fare i conti. Alcune sono decisamente incredibili, quasi da non crederci
L’Italia non è più un paese conveniente. Troppe le tasse con che il popolo dello stivale è costretto a pagare periodicamente e se alcune sono di normale amministrazione, altre sono decisamente più improbabili e difficili da digerire.
Andiamo a scoprirle tute tenendo conto che oltre ad essere fastidiose per i contribuenti, non danno chissà quale rendita allo Stato ed ostacolano il lavoro dell’Agenzia delle Entrate. Dunque non è da escludere che la prossima riforma fiscale possa eliminare questi pagamenti, che ridurrebbero la pressione fiscale al di sotto del 40%.
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Si tratta di un tributo dovuto dai proprietari di casa che hanno gradini d’ingresso su una strada pubblica.
Solo a sentirla fa venire dubbi e perplessità. In pratica se la sporgenza della tenda esterna di un locale provoca ombra su un marciapiede, il titolare di un esercizio commerciale è tenuto a pagare per l’occupazione del suolo pubblico. Incredibile ma vero.
Questa è una peculiarità del comune di Agrigento, che l’ha istituita nel 2008. È prevista per i condomini che hanno i ballatoi rivolti sulla strada pubblica.
Decisamente più nota, riguarda l’imposta di bollo sui permessi per raccogliere i funghi. Quindi qualora ci si imbatta in dei funghi non bisognerebbe raccoglierli. Prima va pagata la tassa.
Un qualcosa che va contro la natura calcistica del nostro paese. Ogni volta che l’Italia gioca un mondiale o un europeo è usanza esporre una bandiera tricolore sul proprio balcone o finestra. A tal proposito è eclatante il caso di un signore di Desio a cui sono stati richiesti 280 euro per aver esposto una bandiera dell’Unione Europea e una dell’Italia.
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Sapevate che esiste una tassa sul possesso dei cani? Probabilmente in pochi la conoscono visto che non se ne parla molto, ma esiste dal 1931. Si tratta di una quota annuale dovuta al semplice fatto di avere un cane in casa. Varia da 20 a 50 euro a seconda della taglia dell’animale.
Questa rende l’idea di come le tasse perseguitino le persone anche quando queste passano a miglior vita. La tassa per il certificato della constatazione del decesso rilasciato dall’ufficiale sanitario dell’Asl è di 35 euro a cui va aggiunto 1 euro di bollettino postale.