Chi non se lo è mai proposto? Una volta in pensione, si può scegliere dove andare per godersela. E secondo una ricerca, alcuni posti sono meglio di altri.
Quante volte lo abbiamo pensato? “Quasi quasi, una volta in pensione, ce ne andiamo…”. Riempire i puntini a piacere. Una frase a metà fra il serio e il faceto, ma nemmeno troppo. Non è raro, infatti, che qualcuno decida di trascorrere la propria vita, non appena andato in pensione, in un altro luogo rispetto a quello in cui ha vissuto durante l’attività lavorativa. Del resto, non è nemmeno un mistero che in alcune città, piuttosto che in altre, il tenore di vita sia migliore. Per una serie infinita di ragioni naturalmente, dalla qualità dell’aria fino alla densità abitativa. Ecco, per la pensione si può prendere in considerazione un po’ di tutto.
Secondo uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore, il luogo adatto dove trascorrere il proprio riposo può essere determinato da una serie di fattori, egualmente importanti. Certo, anche il luogo stesso in cui si abita rientra nell’analisi ma, qualora ci fosse la pazza idea di voler cambiare, uno studio di questo tipo può certamente essere utile. Perché, se esistono luoghi idonei per i bambini, ne esistono alcuni anche per chi viaggia dalla mezza età in su. I ricercatori hanno tenuto conto anche della situazione vissuta nell’ultimo anno e mezzo, che ha gioco forza ampliato le disuguaglianze. In alcuni casi creandone di nuove.
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Una top 10 è sempre cosa gradita. Restringe il campo delle ipotesi e consente un’analisi approfondita di ognuna delle opzioni scelte. Un dato però si può condividere subito: i luoghi migliori per vivere la pensione, secondo gli autori della classifica, sono compresi fra il Centro e il Nord Italia. Forse un dato inaspettato, visto che il Sud gode di un certo fascino se si cerca il relax. In prima posizione si piazza la città di Trento (punteggio 624,3), ritenuta un connubio fra natura, cultura e rapporto fra costi e servizi. Al secondo posto si piazza Ravenna, il cui giudizio si basa sulle stesse prerogative. Terza piazza per la città di Aosta, dove spiccano i servizi di assistenza domiciliare.
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Scendendo verso il basso, si incontrano città più grandi. Da Bologna, città nella media per eccellenza in quasi tutti gli ambiti del welfare, a Parma, che spicca per gli orti urbani. Si prosegue con Sondrio, sopra la media per quanto riguarda i servizi di assistenza ai pensionati. Ottavo posto per la Capitale, Roma, ritenuta senza picchi in termini di qualità della vita ma avvantaggiata dall’ampia offerta. Chiudono la graduatoria Ancona, servizi nella norma e ritenuta una città tranquilla, e Milano. Anche qui, ottima l’offerta ma meno la convenienza. Ma d’altronde qui si parla del come. Il quanto è a discrezione del pensionato.