Il Governo Draghi ha deciso di rivoluzionare il Cashback in maniera drastica: ecco cosa ci aspetta per i prossimi 6 mesi
Il Cashback è entrato nelle vite degli italiani quasi di prepotenza, accogliendo però grandi favori da parte dei cittadini, che adesso non vorrebbero più farne a meno. Lo strumento ideato dal Governo Conte per favorire la transizione dal contante ai pagamenti elettronici e per combattere l’evasione fiscale si avvia però verso un mesto declino.
L’Esecutivo Draghi fin dal primo momento non ha visto questa innovazione di buon occhio, anzi in qualche l’ha sempre osteggiata, aspettando il momento propizio per abolirla definitivamente.
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Nei mesi scorsi era arrivata la conferma, che aveva rassicurato un po’ tutti, ora invece quando la prima fase è giunta ormai ai titoli di coda, è arrivato lo stop. Dunque almeno per i prossimi 6 mesi gli acquisti effettuati con carta e bancomat non daranno più la possibilità di avere un rimborso del 10% con possibilità di accumulare fino a 150 euro.
Ovviamente lo stop riguarda anche il Super Cashback da 1500 euro, placando delle polemiche di non poco conto circa le azioni non proprio cristalline da parte dei furbetti delle micro-transazioni. Insomma i primi 100mila della graduatoria dovranno ritenersi fortunati per aver messo le mani su un premio così importante e che potrebbe non essere più istituto. Al momento si viaggia a ridosso dei 700 pagamenti per rientrare tra i “privilegiati”.
Al momento infatti la sospensione è temporanea è riguarda solo il secondo semestre del 2021. Solo in seguito sarà stabilito se verrà ripristinato o meno. Diversi partiti da tempo chiedevano un provvedimento in tal senso, tra cui Fratelli d’Italia. La leader Giorgia Meloni ha sempre espresso il suo disprezzo sulla misura.
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A suo avviso sarebbe più opportuno dar manforte alle attività cadute in uno stato di profonda crisi in seguito al covid anziché elargire bonus solo per aver effettuato dei pagamenti con carta e o bancomat.