Una vera e propria truffa orchestrata sulle disgrazie di gente che soffre e che vive per davvero enormi disagi.
Persone all’apparenza anche di bell’aspetto, dall’aria quasi rassicurante, che andava in giro a cercare offerte tra i passanti per progetti benefici. Centri per bambini in difficoltà sordomuti o affetti da particolari tipologie. I simboli utili ad avvicinare le persone per far colpo nell’animo dei passanti sono i soliti, la disabilità, la bandiera italiana, tutto ciò che può far leva sui sentimenti umani al punto da spingere la persona, la potenziale vittima ad offrire qualche euro per la causa.
I passanti nelle varie zone dove l’operazione è stata per cosi dire avvistata, a volte sfuggenti, altre invece presi, rapiti dalle parole e le presunte buone intenzioni dai truffatori in questione. Le promesse sempre le stesse, quelle utilizzate in ogni modo e forma per far leva sulle buone intenzioni ed il buon cuore dei passanti. La possibilità da un lato di fare una buona azione e dall’altra di arricchirsi sulle disgrazie altrui.
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Parlano, mentono e raccolgo soldi: a Maneggio intervengono i carabinieri
I truffatori in questione per rendere ancora più credibile la propria missione si inventano addirittura una sorta di ricevuta per le proprie vittime. Lo chiamano il certificato, li annotano dati del donatore, cifra e tutto il resto. Una truffa in pieno stile insomma. Ma in zona Maneggio succede qualcosa di inaspettato. Il comandante della locale stazione dei carabinieri, fuori servizio, nota un tentativo di adescamento da parte dei truffatori, sono rumeni e differenza di ciò che provano a spiegare non sono ne sordi e ne muti.
Tre gli uomini identificati e denunciati per truffa. Avevano anche delle cartelline per darsi maggiorie da professionisti del settore, mentre invece si aveva a che fare con veri e propri truffatori. Le indagini, intanto proseguono, tante ancora le cose poco chiare.
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Una recente ricerca ha chiarito come le truffe in cui ci si spaccia per operatori del settore della beneficenza sono tra le più frequenti nel nostro paese, anche e soprattutto on line, i fatti di Maneggio ci confermano che certi approcci funzionano ancora anche oltre la rete.