Brutte notizie in arrivo con il cedolino di luglio. Molti pensionati, infatti, si ritroveranno a dover fare i conti con un ulteriore taglio dell’importo.
Raggiungere l’età della pensione si rivela essere indubbiamente un traguardo molto importante. Dopo aver trascorso quasi tutta la propria esistenza alle prese con i vari impegni di lavoro, infatti, è possibile finalmente staccare la spina e dedicarsi ai propri interessi personali. Non stupisce, quindi, che siano in molti a non vedere l’ora di accedere a tale trattamento, con tante persone che continuano, pertanto, a volgere un occhio di riguarda alla prossima riforma delle pensioni. Quest’ultima, infatti, dovrebbe portare con sé delle novità, soprattutto per quanto concerne i requisiti richiesti.
Al fine di poter accedere a questo trattamento, infatti, bisogna essere in possesso di determinati requisiti sia dal punto di vista anagrafico che contributivo. Tutti elementi che vanno anche ad incidere sulla determinazione dell’importo stesso della pensione. A tal proposito, purtroppo, saranno molti i pensionati che, con l’arrivo del cedolino di luglio, si ritroveranno a dover fare i conti con un ulteriore taglio, per via di alcune somme indebitamente percepite. Ma di cosa si tratta? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
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Attraverso un comunicato Inps del 22 giugno 2021, l’ente ha fatto sapere che molti pensionati si ritroveranno a dover fare i conti, con il cedolino di luglio, con un ulteriore taglio dell’importo. Non si tratta solamente delle trattenute fiscali, bensì delle quote indebitamente ricevute della quattordicesima per gli anni 2018 e 2019, così come dell’importo aggiuntivo.
Come si evince dal comunicato, infatti, l’Inps ha provveduto a effettuare la verifica delle somme aggiuntive erogate in via provvisoria per gli anni 2018 e 2019, sulla base del reddito consolidato riferito al 2018. In particolare, come già detto, si fa riferimento alla quattordicesima e all’importo aggiuntivo ex legge 388/2000. In seguito alle opportune verifiche, quindi, l’Inps provvederà, a partire da luglio, a tagliare l’importo delle pensioni dei soggetti interessati, al fine di recuperare le somme indebitamente percepite.
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Entrando nei dettagli: “Le somme risultate indebite a titolo di quattordicesima saranno recuperate in 24 rate, mentre le somme risultate indebite a titolo di importo aggiuntivo ex legge 388/2000 saranno recuperate in 12 rate“. Gli importi, quindi, verranno dilazionati nell’arco di uno o due anni, in modo tale da non incidere pesantemente sulle tasche dei pensionati.