Risparmiare molto o poco non fa differenza. L’importante è pensare al futuro, soprattutto se l’orizzonte è una pensione diventata quasi un miraggio.
La strategia del risparmio è comune a tutti. E declinata a qualsiasi aspetto della nostra vita. Si va dal semplice accumulo per le spese quotidiane ai grandi fondi per il futuro. Ognuno di noi ha il suo piano di risparmio e, soprattutto, le sue pianificazioni. C’è chi pensa molto in là e chi, invece, tende alle piccole somme. Tuttavia, il salvadanaio è lì anche per aiutarci in ottica pensione. Certo non è semplice. Si tratta di una strategia di risparmio continua e prolungata nel tempo ma comunque in grado di offrirci un aiuto importante al momento di accedere al trattamento pensionistico vero e proprio.
Ma visto che per molti lavoratori non solo il momento della pensione sarà molto in là nel tempo, ma potrebbe addirittura non arrivare mai, ecco che mettersi in moto di proprio conto diventa fondamentale. Fino a qualche decennio fa non ci si sarebbe pensato forse. Ma oggigiorno, con una situazione lavorativa che per molti giovani inizia tardi o lo fa in modi spesso poco regolari, un aiuto da sé occorre darselo. E lo strumento è quello del risparmio naturalmente, ben strutturato a seconda del nostro impiego e della nostra capacità reddituale.
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Pensione, ecco quanto occorre risparmiare
Ma quanto bisogna mettere da parte per garantirsi un buon contributo alla pensione? In realtà, come detto, il tutto dipende da molti fattori. Uno di questi è certamente l’età del lavoratore, ma anche la tipologia di lavoro che svolge. Un buon metodo, a seconda di quanto viene percepito, sarebbe destinare circa il 10% o il 20% del proprio stipendio mensile al salvadanaio in questione. Anche nel caso in cui il lavoro sia basato su un contratto intermittente. Certo, in questo caso sarebbe più difficile ma anche una piccola somma parziale potrebbe significare molto in futuro. Ad esempio, esistono degli strumenti ad hoc messi a disposizione dagli istituti di credito, volti proprio ad accumulare un deposito in grado di far fronte a esigenze future. Come le polizze delle Poste, ad esempio.
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Chiaramente, nel momento in cui lo stipendio dovesse aumentare, potrebbe (e dovrebbe) farlo anche il risparmio per la pensione, anche di un importo non elevatissimo (ad esempio 100 euro). Un sistema particolarmente utile per i più giovani, sia per le maggiori possibilità di un aumento durante la carriera che per le più elevate difficoltà nell’andare in pensione. I fondi pensione, come detto, rappresentano uno strumento piuttosto utile e permettono di accedere a un’integrativa appena si raggiunge l’età pensionabile. Senza contare il fondo Rita, per chi è a 5 o 10 anni dal traguardo. Dai fondi pensione giungono anche diverse agevolazioni fiscali e garantiscono addirittura un rendimento che, nel 2020, è stato oltre il 3%. Un bel biglietto da visita.