Una ricerca dell’Università di Harvard rivela le presunte proprietà benefiche di un consumo corretto di caffè. E i risultati sorprendono.
Non c’è bisogno di essere degli appassionati per poter apprezzare un buon caffè. Uno di quei “vizi”, se così vogliamo chiamarli, che ci concediamo più spesso, magari dopo il pasto o a metà giornata, per darci la ricarica giusta e affrontare il lavoro, lo studio o semplicemente la routine quotidiana. E, assieme alla crescita della sua popolarità, sono aumentati i dibattiti circa la sua efficacia e, soprattutto, la sua componente salutistica. Non bere troppo caffè sembra la regola base, così da non esagerare con la caffeina e non alterarne le quantità nell’organismo. Tuttavia, le correnti di pensiero sono perfettamente bilanciate, fra chi sostiene a spada tratta i benefici del caffè e chi invece si riserva diversi dubbi circa la sua efficacia per il nostro benessere.
Inutile dire che, proprio in virtù di questa ambivalenza, il caffè sia da anni al centro di studi e ricerche, volte a testarne al meglio le caratteristiche ed eventuali effetti sul nostro organismo. Del resto, il caffè è la bevanda più bevuta al mondo, fatta eccezione per l’acqua, e non è certo strano che si cerchi di darle la miglior connotazione possibile, così da regolarne il consumo senza eccessi e puntando sui benefici.
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Il caffè, lo studio che sorprende: può aiutare contro gli infarti
Coffe consumption and health: umbrella review of meta-analyses of multiple health outcomes. E’ il lungo nome attribuito a una ricerca condotta dagli scienziati dell’Università di Harvard, negli Stati Uniti, che hanno focalizzato la loro attenzione sui possibili risvolti benefici del caffè su alcune malattie. Nello specifico, su alcune patologie che possono interessare il cuore, indicando un numero corretto di tazzine che possono aiutare contro di esse. Ad esempio, sostengono i ricercatori, 3 o 4 tazzine al giorno abbasserebbero il rischio di subire un infarto. Questo perché, rispetto a chi non ne beve, i consumatori di caffè avrebbero arterie più pulite.
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Ma non solo. Secondo lo studio, un consumo costante ma controllato di caffè potrebbe ridurre anche il rischio di patologie di natura cardiovascolare, riducendone il tasso di mortalità. Inoltre, addirittura, secondo gli esperti il caffè aiuterebbe anche nella prevenzione dei tumori. Tuttavia, occorre sempre mantenere una certa prudenza, sia sugli esiti della ricerca che sulle quantità di caffè da consumare. Chi lo gradisce, può continuare a farlo ma mantenendosi nei livelli di guardia. Il consumo eccessivo, infatti, potrebbe causare altrettanti danni, soprattutto allo stomaco o, in quanto bevanda eccitante, al nostro riposo notturno. Pochi ma buoni. Il mix è sempre vincente.