Andiamo a scoprire nel dettaglio gli argomenti top della settimana che precede l’inizio dell’estate: protagonisti Whatsapp-contatori-pensioni
La stagione più calda dell’anno è ormai alle porte e nonostante le priorità dovrebbero essere sole e mare, bisogna badare con tematiche di stretta attualità come truffe su whatsapp, metodi per risparmiare sulle bollette delle luce e quattordicesima sulle pensioni di luglio.
Quando si ha a che fare con questi argomenti, la mente non è mai completamente in vacanza. Bisogna sempre stare lì a ponderare delle soluzioni per limitare i danni e per evitare che la situazione possa precipitare.
Da qualche settimana sono entrate in vigore le nuove norme sui termini di servizio di Whatsapp. Sfruttando questa fase i malintenzionati ne stanno approfittando per raggirare gli utenti. A questi ultimi viene recapitato un messaggio in cui viene fatto credere che l’applicazione non possa essere aggiornata e che per continuare ad usufruirne è necessario verificare che sia in uso.
Viene quindi inviato il codice di verifica a sei cifre che dovrà poi essere condiviso. Ed è in quel momento che scatta la trappola e l’hacker si impossessa dell’account della vittima e può entrare nelle chat ed inviare messaggi ai contatti salvati in rubrica. La beffa finale è il messaggio che informa che il proprio account non è più collegato al dispositivo.
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Risparmiare sulla bolletta è un obiettivo comune a tutte le famiglie. Alcune pur di riuscire nell’intento si avvalgono anche di tecniche non puramente illegali, come ad esempio quella del magnete.
Nella fattispecie viene messo il magnete in una posizione specifica del contatore in modo da alterare il funzionamento del nucleo del trasformatore. Così facendo il conteggio risulta notevolmente ridotto e si possono abbattere i costi delle bolletta elettrica fino all’85%.
Il passaparola ha portato ad una rapida diffusione dell’escamotage, che è bene ricordare è assolutamente vietato. Si rischia di essere tacciati di reato di furto aggravato di energia elettrica e si deve fare i conti con sanzioni di non poco conto. Si va dai 2 ai 6 anni di reclusione con aggiunte di multe da 927 euro fino a 1500 euro.
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