Pensione, la strategia del risparmio: conta l’età ma anche il reddito

Quanto occorre mettere da parte per quando si andrà in pensione? Un grafico di JPMorgan dà un’indicazione. Il resto lo fanno… le circostanze.

Risparmio pensione
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Le strategie di risparmio possono essere infinite ma non è detto che siano sempre efficaci. Figurarsi se l’obiettivo è mettere da parte abbastanza per contribuire da sé stessi alla propria pensione. I fattori che possono subentrare sono innumerevoli e ognuno potenzialmente destabilizzante per la strategia del cumulo. Chiaro che possano arrivare a subentrare anche degli elementi tecnici, in grado di contribuire lo stesso in modo, se non negativo, comunque influenzante sul risparmio. Ad esempio l’età in cui si pensa di poter andare in pensione o quale potrebbe essere il piano di spesa giornaliero una volta andati in pensione dal lavoro.

In pratica, il risparmio per la pensione si calcola tenendo conto di diversi aspetti, tutti più o meno importanti. Tuttavia, una ricerca di JPMorgan mette in evidenza alcune possibilità per fare le cose per bene, combinando con criterio tutti i fattori determinanti. Una sorta di incrocio, fra la propria età anagrafica e il reddito medio percepito. Ad esempio, se il reddito annuale è in media 60 mila euro e l’età è 50 anni, dovrebbero essere già stati risparmiati poco meno di 300 mila dollari. Sui 60 mila se chi calcola è un venticinquenne.

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Pensione, come combinare i fattori per un risparmio concreto

Naturalmente si ragiona sulla base di stime. Abbastanza pertinenti però, anche perché un grafico simile, che rapporta età e importi, potrebbe risultare uno specchio abbastanza fedele della realtà. La base di partenza è un risparmio medio di circa il 5% dello stipendio percepito, da confluire in un fondo appositamente creato per arrivare senza sorprese alla pensione. Anche qui, tuttavia, i fattori e le variabili sono costanti. Per esempio, potrebbe verificarsi che in un periodo si possa versare di più e in altri di meno, magari perché non si percepisce sempre lo stesso importo di stipendio. Niente di strano o di insolito se ci si pensa bene.

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Inoltre, tutto dipende sempre dall’età in cui ci si prospetta di andare in pensione. Ad esempio, se si vuole uscire dal lavoro prima dei 65 anni, occorrerà risparmiare più di quanto non possa suggerire il semplice raffronto fra età e stipendio medio. La quota del 5%, in questo caso, sarebbe per forza di cose leggermente più alta. E questo vale anche nel caso in cui si prospetti di spendere di più, in media, rispetto al presente una volta andati in pensione. Il fondo pensione, a ogni modo, resta lo strumento più sicuro, oltre che il più usato. In questo modo, si avrà la certezza di un deposito intoccabile e, in certi casi, in grado di produrre persino qualche rendimento. Basta scegliere l’importo giusto da versare mensilmente.

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