L’Inail garantisce un’indennità per l’infortunio sul luogo di lavoro ma sia lavoratore che datore hanno degli obblighi. E per lo smartworking…
Non è una possibilità remota, specie se si tratta di occupazioni in qualche modo esposte al rischio. L’infortunio sul lavoro può capitare, che ci si trovi in ufficio o in un cantiere. E, dovesse succedere, meglio essere al corrente di come occorre muoversi nei meandri della burocrazia. E, soprattutto, sapere a chi rivolgersi e quale sia la normativa di riferimento. Come prima cosa, la copertura assicurativa è garantita dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro (Inail), tramite indennità sostitutiva della retribuzione, che scatta nei giorni in cui il lavoratore deve assentarsi per ragioni di forza maggiore.
Tuttavia, sia da parte del dipendente che del datore di lavoro, va rispettata una procedura bene specifica affinché l’Inail riconosca l’indennità in questione. Una normativa che riguarda gli infortuni sul lavoro in senso classico, ovvero provocati da incidenti sul luogo fisico di lavoro, ma anche chi si trova in smartworking, quindi nella propria abitazione ma al lavoro a tutti gli effetti, come fosse in ufficio. Inoltre, con l’avvento della pandemia, la situazione è cambiata ulteriormente: anche contrarre il Covid-19 sul luogo di lavoro è stato riconosciuto come infortunio.
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Infortunio sul lavoro, procedure e normative da seguire
Per infortunio sul lavoro si intende, ai sensi dell’articolo 2 DPR n. 1124/65 del Testo Unico INAIL, una situazione in cui il lavoratore si procura delle lesioni durante l’attività lavorativa. E, a seguito di queste, vanno a determinarsi inabilità al lavoro temporanea, permanente o addirittura la morte. Qualora sia la prestazione lavorativa a determinare l’incidente, l’infortunio sul lavoro può manifestarsi anche fuori orario. Per quanto riguarda l’infortunio in itinere, questo può manifestarsi nei casi in cui il lavoratore si sposta dall’abitazione al luogo di lavoro o viceversa. Ma anche nel momento in cui avviene lo spostamento da un primo luogo di lavoro a un altro o quando ci si sposta dal luogo consueto a un altro. In ogni caso, l’indennità viene corrisposta dall’Inail e dal datore di lavoro.
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Datore e lavoratore sono entrambi depositari di obblighi specifici. Nel momento in cui il secondo si infortuna, la comunicazione dev’essere inoltrata tempestivamente al primo. Dopodiché, sarà il medico aziendale o il Pronto soccorso a rilasciare il certificato di ricevute cure, nel quale indicare diagnosi e giorni di inabilità. Il medico dovrà trasmettere il certificato all’Inail per via telematica, mentre il lavoratore dovrà comunicarne gli estremi al datore di lavoro. La comunicazione di infortunio online, così come l’eventuale denuncia, da febbraio 2021 contano una novità: entrambe possono essere inoltrate anche da chi è in smartworking ma anche per chi appartiene a categorie come i rider o percettori del Reddito di cittadinanza in attività, qualora si operi in Progetti utili alla collettività (polizza Assicurati PIC).