Casa ha bisogno di lavori? Forse è il momento giusto: la lista dei bonus vincenti

Ristrutturazione, efficientamento energetico, impiantistica: di bonus per i lavori di casa ce ne sono parecchi. Basta saper scegliere.

Lavori in casa bonus
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Se dovesse occorrere fare dei lavori in casa, nonostante tutto questo sarebbe il periodo migliore. La ragione è che la pioggia dei bonus, quasi tutti mantenuti dal governo Draghi nonostante lo scetticismo iniziale, rendono più agevole, oltre che più conveniente, investire i propri soldi per ristrutturazioni, efficientamento energetico e lavori di impiantistica. La Legge di Bilancio 2021, in questo senso, ha immesso diverse agevolazioni, tutte incentrate a migliorare le abitazioni da un punto di vista degli impianti (ad esempio elettrodomestici classe A ++ e quant’altro) e non solo.

Il Superbonus del 110% ha convogliato in sé più o meno tutte le caratteristiche primarie dei vari bonus per la casa ma, insieme, agisce una combinazione di agevolazioni che possono integrarsi con esso o essere utilizzate indipendentemente. In sostanza, una serie di bonus che consentono di risparmiare nei lavori domestici o nell’acquisto di dispositivi come lavatrici, caldaie e simili, beneficiando di detrazioni importanti o sconti in fattura. Agevolazioni che sono rimaste, prorogate e in alcuni casi rafforzate.

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Lavori, il caso Superbonus

Ristrutturare o riqualificare un immobile richiede tempo e soldi. La misura del Superbonus 110%, tuttavia, è stata introdotta proprio in risposta a questo problema. Introdotta dal Decreto Rilancio e valida fino al 30 giugno 2022, riconosce una detrazione, appunto, del 110% per i costi dei lavori di ristrutturazione a partire dall’1 luglio 2020. I lavori in questione sono legati all’efficienza energetica, all’installazione di fotovoltaici, impianti di ricarica per veicoli elettrici o interventi di antisismica. Se poi, assieme a questi, dovessero essere realizzati interventi minori (come l’installazione di un condizionatore), rientrerebbero anch’essi nel bonus. La detrazione è riconosciuta per 5 quote annuali. Si può optare per cessione del credito o sconto in fattura.

Ecobonus e Sismabonus

Quaranta miliardi di euro in Legge di Bilancio per l’Ecobonus, che consente interventi di riqualificazione energetica e porta in dote detrazioni frazionabili in 10 rate su base annuale dell’importo speso. A seconda dell’intervento, si può arrivare a detrazioni pari al 65%. La riconversione su beni strutturali è particolarmente indicata per l’utilizzo dell’Ecobonus. Nel caso del Sismabonus, invece, la detrazione è pari al 50% su un totale di 96 mila euro per ogni immobile, applicata di anno in anno. La detrazione può essere divisa in 5 rate.

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Gli altri bonus

Si va dal Bonus facciate a quello da 16 mila euro per gli elettrodomestici, passando per il Bonus Ristrutturazioni, al quale l’Agenzia delle Entrate dedica un capitolo citando l’articolo 16 bis del Dpr n. 917/86. Si tratta di una detrazione Irpef del 36% su un costo non superiore a 48 mila euro. Una detrazione al 50% sarebbe possibile su spese più elevate, fino a un massimo di 96 mila euro.

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