Con l’arrivo della campagna fiscale, si inizia a definire il calendario dei rimborsi Irpef. Ma sulle pensioni un rischio c’è.
Non è più un mistero che con le pensioni 2021 toccherà anche ai rimborsi Irpef finire ai pensionati. Un riconoscimento che dipenderà molto dalle tempistiche della richiesta da parte degli interessati, considerando che una buona dose di velocità potrebbe consentire di rientrare coi rimborsi già entro la fine dell’estate. Per far questo, è necessario che la dichiarazione dei redditi tramite modello 730 arrivi a chi di dovere entro i primi mesi della campagna fiscale (praticamente in questi giorni). In modo tale da accedere al rimborso Irpef nelle tempistiche ordinarie, senza scavallare ulteriormente il periodo di esame delle domande.
Per quanto riguarda il rimborso Irpef in senso stretto, nelle scorse settimane si era concretizzato uno slittamento dell’erogazione, rimandando al mese di settembre tutta la pratica. Una decisione che aveva preso in contropiede i contribuenti che lo attendevano, pronti a fare richiesta in dichiarazione dei redditi. E sorpresi anche dallo slittamento anche delle scadenze per la consegna di quest’ultimo. Una decisione che ha provocato l’effetto domino di rimandare tutto di qualche mese. E ora la celerità diventa un elemento essenziale per arrivare alle porte dell’autunno con il rimborso Irpef già in tasca.
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Rimborso Irpef, cos’è e come si ottiene
Il rimborso Irpef è di fatto un credito maturato con il Fisco, individuabile tramite dichiarazione dei redditi. Ed erogabile tramite versamento da parte dello Stato direttamente sull’Iban del contribuente che ne ha diritto. Esistono di fatto tre modi per ottenerlo: con una normale dichiarazione dei redditi entro la scadenza fiscale dell’anno in corso, oppure tramite il pagamento delle ritenute Irpef. Infine, è possibile ottenerlo tramite dichiarazione, nel caso in cui vengano riportati parenti a carico (coniuge o figli). Attraverso l’ordinaria dichiarazione dei redditi, se il Caf provvede all’invio (previa consegna della necessaria documentazione) entro il mese di luglio, la quota di rimborso arriverà sicuramente entro l’estate.
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Importo a debito, taglio sulla pensione
Tuttavia, la certezza che prima o poi i rimborsi arriveranno, è compensata (negativamente) dal rischio corso sugli importi della pensione. Nei mesi che verranno, a partire da agosto e fino a novembre, gli assegni potrebbero subire un brusco taglio, in corrispondenza dei conguagli del 730. Il rischio si manifesterebbe nel momento in cui si dovesse palesare un importo a debito, che il Fisco andrebbe a recuperare decurtando direttamente la cifra dalla pensione. Lo stesso sistema che viene applicato alle buste paga e che si manifesta nel caso di pensionati tenuti a restituire i suddetti importi all’Agenzia delle Entrate. Col rimborso Irpef, in questo caso, c’è poco da sorridere.