Conti correnti e carte, perché pagare l’imposta di bollo, anche quando li usiamo poco? La proposta per il futuro
Il denaro contante verrà usato sempre meno. Un po’ per effetto della tecnologia, un po’ per quello che vuole la BCE, con tanto di cambi per le commissioni. E per questo, è nata persino l’app che ci fa scoprire dove la pagheremo di meno.
E se il contante viene usato sempre meno, ci sono meno prelievi, quindi perché pagare le stesse tasse? Infatti, si pensa di spostare gli equilibri sull’imposta di bollo di 16 euro. Essa, si pagherebbe soltanto in caso di uso.
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Ormai l’imposta da bollo è conosciuta e accettata da chiunque abbia conti e carte, ma ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche e ben 100 euro per aziende e partite IVA. Da ricordare però che se la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro, questa non è da pagare. Pertanto, dal conto, spariranno direttamente 8,55 euro ogni tre mesi. Col nuovo sistema però, quest’imposta si pagherebbe solo se il conto o la carte sono effettivamente usati.