Satispay è un’innovativa app per smartphone, tutta italiana, utile a effettuare pagamenti e a trasferire denaro via internet. Ma come fa a guadagnare la società che sta dietro questa iniziativa di successo?
Il nome ‘Satispay‘ non deve ingannare: la nota app mobile payment che ha riscosso e sta riscuotendo sempre più consensi, è tutta italiana e ora punta a diventare un punto di riferimento per tutto il continente europeo. L’intuizione è stata di Alberto Damasso, colui che oggi ha il soprannome di Mister Satispay: “Bisogna fare un’app che costi meno delle carte di credito”, è stato questo l’obiettivo che ha mosso l’iniziativa imprenditoriale. E in poco tempo, l’app è arrivata ed è decollata.
Ora al primo obiettivo, si è sostituita una ambizione ancora maggiore, ossia divenire il punto di riferimento per i pagamenti in Europa. Satispay S.p.A, come dicevamo, è una azienda tutta italiana, ma che adesso ha sedi anche in Lussemburgo e Germania, e annovera clienti come Esselunga e Auchan, Eataly e Tigotà.
Oggi Satispay si distingue per essere l’unico modello indipendente da carte e banche davvero sviluppato nel nostro continente. Peculiarità del meccanismo Satispay è quello di effettuare pagamenti via smartphone senza dover utilizzare bancomat o carte di credito. E ciò non solo nei negozi fisici o negli store online (e-commerce), ma anche fra amici e conoscenti; nella PA, per quanto attiene al pagamento di tasse e bollettini vari.
Insomma questa invenzione tutta italiana ha oggi notevoli e comprovati margini di crescita, come dimostra il progressivo aumento di coloro che utilizzano Satispay per le transazioni. Il punto di cui di seguito vogliamo occuparci è però il seguente: come guadagna Satispay? ovvero, di fatto da dove derivano le sue entrate e dunque il profitto? Scopriamolo.
Prima di focalizzarci su come guadagna Satispay, appare opportuno richiamare in sintesi i tratti essenziali di questo innovativo strumento, onde chiarire a tutti – anche a coloro che non ne hanno ancora sentito parlare – come funziona il meccanismo. Ebbene, Satispay altro non è che una moderna applicazione per smartphone, che intende semplificare le operazioni di pagamento e trasferimento di denaro, grazie alla connessione al web. Oggi può certamente essere definita come la più nota app italiana per pagamenti con codice QR.
Gli ideatori dell’app notarono che in Italia molte attività commerciali all’epoca del varo, ancora rifiutavano i pagamenti con la carta di credito, in particolare per piccole somme. Ciò costringeva dunque le persone a dover utilizzare i contanti per compiere i pagamenti: ecco perché gli ideatori si ingegnarono a trovare una soluzione alternativa dalle tradizionali carte di pagamento e alle banconote. L’applicazione è operativa dal 2015 ed è oggi disponibile per ogni sistema operativo; come accennato, permette a chi l’ha scaricata sullo smartphone di compiere pagamenti senza obbligo di avere una carta di credito o debito. Indicando il codice IBAN, infatti, l’applicazione stabilisce un collegamento con il conto corrente di qualsiasi banca intestato all’utente. La procedura si evidenzia per essere pratica, veloce e sicura allo stesso tempo.
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L’utilità di Satispay è che permette di pagare via web, ma anche nei negozi fisici convenzionati (e l’elenco è in continua crescita). Non solo. L’app consente altresì di scambiare denaro con amici e conoscenti, ma anche di compiere donazioni e ricariche telefoniche. Grazie a questa app si può pure pagare i bollettini della pubblica amministrazione. Inoltre questa app offre cashback e sconti sugli acquisti.
Sono attive due distinte versioni dell’app, ossia quella per i privati e quella business per i negozianti. Sono distinguibili dal differente logo. Economicità, comodità e facilità sono le chiavi del successo di Satispay; un sistema di pagamento che sta registrando consensi non soltanto tra i privati consumatori che possono sfruttare costi bassissimi, ma anche tra coloro che operano nel mondo del commercio. Per questi ultimi, infatti, i vantaggi non sono pochi e riguardano soprattutto bar e piccole attività. Abbiamo zero commissioni sotto i 10 euro e costi comunque esigui negli altri casi, e in ogni caso inferiori a quelli legati all’uso delle carte di credito.
Satispay: da dove derivano i suoi guadagni?
In molti però, tra gli utilizzatori dell’applicazione e tra coloro che sono magari curiosi ed intendono provarla, potrebbero chiedersi come guadagna Satispay. Ossia, da dove trae profitto l’azienda milanese che ha ideato questa soluzione economica per i pagamenti e i trasferimenti di denaro? Ebbene, bisogna premettere che aspetto essenziale dei servizi Satispay è rappresentato dai costi assai contenuti, ma ciò non toglie che dietro questa iniziativa, vi sia un ben definito modello di business.
Necessario rimarcare che Satispay guadagna poco o nulla dai privati, in ragione del fatto che tutti i servizi che offre verso la clientela retail sono in buona sostanza gratuiti, con la sola eccezione dei pagamenti di bollettini; PagoPA; bollo auto e moto (costo corrispondente ad un euro, comunque conveniente rispetto alle alternative). Per eseguire il pagamento, è sufficiente inquadrare il bollettino o il codice QR.
Pertanto, non deve assolutamente stupire che la società milanese dietro Satispay guadagni grazie alla sua sempre più ampia platea business. Ciò consente nei fatti di portare avanti il rivoluzionario progetto e di tentare l’espansione nel resto del continente. L’app Satispay percepisce delle commissioni fisse di 0,20 euro per ogni transazione effettuata, di valore al di sopra dei 10 euro nei punti vendita “fisici”. Non solo: scatta anche una commissione supplementare dello 0,50% per tutte le transazioni effettuate via web. In altre parole, i costi che Satispay impone ai negozi esercenti sono comunque moderati, e convenienti rispetto alle alternative. Inoltre, come per i privati, iscrizione e recesso dal servizio Satispay business sono gratis. Ecco uno schema di sintesi:
Esercenti | Transazioni < 10 euro | Transazioni > 10 euro |
Negozi fisici | gratis | 0.20€ |
E-commerce | 0.5% | 0.5% + 0.20€ |
Essendo notevole – e in crescita progressiva – la mole degli utenti che si avvale di Satispay ogni giorno, i guadagni per Satispay sono oggettivamente non esigui. Vero è inoltre che sussistono anche altri costi più specifici in relazione all’attività che i vari professionisti e le aziende che si avvalgono di Satispay, finiscono con il sostenere. Insomma, il fatturato della società made in Italy c’è e ha decretato il successo di questa innovativa piattaforma.
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A ciò si deve aggiungere anche un altro elemento. Oggigiorno Satispay può essere sfruttato anche nei paesi stranieri, in tutti i negozi convenzionati. Già adesso si tratta di ben più di 100mila soggetti aderenti all’iniziativa, in Italia e all’estero (Germania e Lussemburgo). Le prospettive sono buone e ciò fa pensare che l’app possa presto essere introdotta anche in altri stati europei. Ciò comporterà sicuramente, oltre ad un esponenziale aumento degli utenti, anche un oggettivo incremento del profitto di Satispay S.p.A.
Tuttavia, la concorrenza non sta mancando – pensiamo ad es. a Bancomat Pay – ma non ha pregiudicato finora il successo di Satispay, che anzi nel 2021 conferma essere l’applicazione più usata nella penisola, per quanto attiene ai pagamenti non NFC via smartphone. Certamente gioca a favore di Satispay, la popolarità legata ad anni di esperienza e il consolidamento nell’ambito. Ma anche la notevole campagna promozionale ha portato il marchio sulle maggiori TV nazionali, contribuendo al successo. C’è chi ha osservato che a breve molte banche potrebbero mettere in atto un meccanismo simile a quello di Satispay, ma è ancora presto per dire se ciò potrà minare i profitti della società ideatrice.