L’ostracismo di Cristiano Ronaldo nei confronti della Coca Cola ha provocato delle conseguenze sia mediatiche che a livello finanziario
La conferenza stampa di Cristiano Ronaldo prima di Ungheria-Portogallo è già passata alla storia. L’asso lusitano prima di iniziare a rispondere alle domande dei giornalisti, ha palesemente spostato dall’inquadratura le bottigliette di Coca Cola infischiandosene della partnership tra l’azienda americana e la Uefa.
Ha poi rincarato la dose affermando che bisogna bere solo acqua. Il video naturalmente è diventato virale e considerando l’importanza e l’enorme seguito del personaggio in questione non è da escludere che possano esserci dei contraccolpi per il prodotto stesso.
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Cristiano Ronaldo e il gesto anti Coca Cola: è il preludio all’addio alla Juventus?
Allo stato attuale nulla di tangibile. Nell’immediato post conferenza si è registrata una lieve perdita del titolo in borsa, ma nella sessione successiva si è registrato un recupero che di fatto ha limitato i danni.
Resta comunque il danno di immagine e la possibilità che nel lungo periodo molti giovani che hanno come modello CR7 potrebbero boicottare la Coca Cola e vederla come una bevanda demoniaca.
Ad ogni modo il rapporto tra Uefa e Coca Cola rimane ben saldo visto che è iniziato nel 1974 ed è uno dei più longevi presenti sul mercato. Due anni fa però il colosso di Atlanta è diventato partner anche della Juventus e lo sarà almeno fino al 2021.
Visto il dissidio ormai palese tra l’ex calciatore del Real Madrid e Coca Cola non è da escludere che un possibile rinnovo dell’accordo possa portare all’addio del portoghese alla Juventus. I rumors di calciomercato d’altronde non mancano nonostante tra il giocatore e il club bianconero ci sia ancora un contratto in essere con scadenza 2022.
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Un’ipotesi su cui bisognerebbe lavorare molto visto che Ronaldo percepisce 33 milioni di euro netti a stagione. Un risparmio di non poco conto per la Juventus che di certo non sta passando un bel periodo per quanto concerne il bilancio.