Sinistra Italiana ha di recente depositato il disegno di legge per la Next Generation Tax, che si presenta a tutti gli effetti come una nuova patrimoniale.
L’ultimo periodo è stato segnato dall’impatto del Covid, che continua ad avere ancora oggi delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia per quanto concerne l’aspetto delle relazioni interpersonali che economiche. Il governo è chiamato a prendere delle decisioni importanti al fine di limitarne la diffusione, garantendo allo stesso tempo degli aiuti a sostegno delle persone che si ritrovano alle prese con una grave crisi finanziaria.
Tanti, in effetti, sono stati i bonus e contributi approvati nel corso degli ultimi mesi, come ad esempio le misure previste nel Decreto Sostegni Bis. Proprio in questo contesto, già di per sé complicato, si ritorna a dover fare i conti con l’incubo della patrimoniale. Sinistra Italiana, infatti, ha di recente deciso di depositare il disegno di legge per la nuova patrimoniale, ribattezzate Next Generation Tax. Una decisione che non è passata di certo inosservata e per cui sono in molti in attesa di scoprire quali saranno le relative conseguenze.
Fisco, torna lo spettro della patrimoniale: la proposta di Sinistra Italiana
Sinistra Italiana ha di recente depositato il disegno di legge per la nuova patrimoniale, ribattezzata Next Generation Tax. “Un disegno di legge d’iniziativa popolare”, ha commentato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di SI. L’idea è quella di cancellare delle imposte patrimoniali esistenti, come l’IMU e l’imposta di bollo sui dossier titoli e sui conti correnti; facendo pagare di più a chi ha un patrimonio più elevato.
“Noi cancelliamo queste tasse e proponiamo di calcolare il patrimonio complessivo, di ciascuna persona fisica, a partire dal mezzo milione di euro netto calcolato sul patrimonio immobiliare sulla rendita catastale fino al milione di euro con un’aliquota dello 0,2%, e poi a crescere fino a un’imposizione del 2% per patrimoni di 50 milioni di euro“, ha fatto sapere lo stesso Fratoianni, così come si evince da Il Fatto Quotidiano.
Ma non solo, hanno commissionato un sondaggio all’istituto di statistica SWG e, a quanto pare, “oltre il 60% degli italiani è favorevole a questa proposta“. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di una proposta. Non resta quindi che attendere e vedere se verrà o meno applicata.