Ritirati un marchio di frollini dagli scaffali per una mancata dichiarazione degli allergeni nocciole e uova. Allerta anche per alcune gallette.
Niente più frollini alle gocce di cioccolato in commercio. Una doccia gelata per il produttore D. Lazzaroni & Co. Spa, costretto a richiamare dalla distribuzione uno dei prodotti più apprezzati per un difetto nell’etichetta. Nello specifico, una mancata dichiarazione degli allergeni “nocciole e uova”. La notizia è stata riporta da Il Fatto alimentare, specificando che il prodotto interessato è venduto in formato da 1 chilo e con numero di lotto 15214 (B). Il termine minimo di conservazione è il 28/05/2022.
La distribuzione è iniziata il 20 maggio e durata fino al 4 giugno, fino allo stop imposto per precauzione. L’allarme diramato, inoltre, ha fatto sì che si invitassero coloro che hanno già acquistato il prodotto a non consumare i frollini, qualora il numero di lotto dovesse corrispondere a quello indicato. Qualora non fossero stati consumati, l’invito è a restituirli in una qualsiasi filiale Aldi per ottenere un rimborso, anche senza scontrino. Via dagli scaffali, per un problema analogo, le gallette di farro Albaluna.
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Nel caso delle gallette, la problematica riguardava la dicitura “senza glutine”. Il prodotto, in realtà, parrebbe contenerlo, almeno in riferimento alla grammatura da 120 g, con numero di lotto 31 10 21. Il termine di conservazione minimo, in questo caso, è il 31 ottobre 2021. L’alimento in questione, prodotto per Lunardi Srl, è stato fornito da uno stabilimento di Valdagno, nel Vicentino. A scopo precauzionale, sono state allertate le persone celiache affinché non consumino il prodotto, così come ai soggetti intolleranti, sempre con riferimento al numero di lotto indicato. Anche qui è valido l’invito a restituirlo, qualora ancora intatto, per il rimborso.
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Naturalmente, il problema non si pone per coloro che non soffrono di intolleranze o di celiachia. Per questi soggetti, le gallette sono innocue. Pochi giorni fa, un problema simile a quello dei frollini si era presentato con un marchio di tonno in scatola. L’allerta era stata diramata dal Ministero della Salute, che specificava come fosse rischioso un pesce della marca Ittica Zu Pietro, un tonno pinne gialle decongelato con acqua aggiunta. I lotti in questione erano 2008217/21, con data di scadenza 07/06/2021.