Un ritorno a sorpresa quello del redditometro, lo strumento utilizzato per combattere l’evasione fiscale ed effettuare verifiche sulle spese e sui risparmi dei cittadini.
La lotta all’evasione fiscale è un tema caldo nel nostro Paese che per difendersi ha richiamato l’attenzione sul redditometro. Il Dipartimento delle Finanze ha cominciato una consultazione pubblica per stabilire le nuove regole che dovranno disciplinare le verifiche sulle spese e i risparmi dei cittadini. Nello specifico, i controlli verteranno sulle spese relative all’anno 2016 con l’obiettivo di ricostruire la reale capacità contributiva delle persone.
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Le nuove regole stabilite per il redditometro
La consultazione pubblica prevista dal Dipartimento delle Finanze in relazione allo schema di decreto volto a delineare le nuove regole dei controlli fiscali è stata avviata ieri, 10 giugno 2021. All’interno dello schema sono riportati gli elementi che concorreranno a definire la capacità contributiva dei contribuenti e, quindi, i redditi delle persone fisiche dell’anno 2016.
Il redditometro verrà provato, probabilmente, su un campione di contribuenti scelti in base a caratteristiche differenti. Si terrà in considerazione principalmente la composizione del nucleo familiare ma si valuteranno anche altri elementi come, ad esempio, l’aera geografica di appartenenza.
La consultazione che porterà a definire tutte le linee guida che saranno riportate con un Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ogni due anni terminerà il 15 luglio 2021.
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Ecco le spese che verranno controllate
Il redditometro si soffermerà sulla verifica di alcune specifiche spese. I controlli verranno avviati solo nel caso in cui si rilevasse un discostamento del 20% tra l’importo dichiarato e i redditi che verranno ricostruiti. Le spese controllate saranno quelle alimentari, dell’abbigliamento e delle calzature, dell’abitazione, dell’acquisto di mobili, elettrodomestici e servizi per la casa, della sanità e dei trasporti.
Altre spese sono quelle legate ai combustibili e all’energia, alle comunicazioni, all’istruzione, al tempo libero e alla cultura e giochi. Non dimentichiamo le spese relative agli investimenti immobiliari e mobiliari, ai trasferimenti e all’acquisto di altri beni e servizi.
Le spese di ciascuno di noi, dunque, verranno osservate ed analizzate sotto una lente di ingrandimento. Tutto in nome della lotta all’evasione fiscale.
I risultati analizzati dall’Agenzia delle Entrate
I punti chiave analizzati attraverso il Superanagrafe, database utilizzato dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza, saranno il saldo ad inizio e fine dell’anno, la somma dei movimenti in entrati e quelli in uscita e la giacenza media. Tali indicatori potranno rilevare la presenza di lavoro in nero e, dunque, di redditi non dichiarati.