La legalizzazione da parte di El Salvador, ha fornito a Bitcoin la spinta forse decisiva per un nuovo posizionamento di prestigio.
Forse è merito della mossa di El Salvador. O forse è stato El Salvador a cavalcare l’onda giusta. Qualunque sia lo scenario, la sostanza non cambia: alla decisione del piccolo Stato centramericano di puntare ufficialmente su Bitcoin come valuta parallela (primo Paese al mondo) è corrisposta la nuova risalita della regina delle criptovalute. A inizio settimana, un sell-off (una svendita delle azioni in un periodo di regressione) aveva frenato la nuova ascesa dopo il pullback che l’aveva fatta precipitare, a maggio, ai minimi storici. Tuttavia, una nuova sterzata del mercato ha riportato Bitcoin ad alta quota: +16%, a 37.724 dollari.
Chiaro che la decisione di El Salvador, arrivata in un momento storico particolarmente complicato per la crypto, ha dato nuovo impulso alla scalata di Bitcoin, precipitata dopo il doppio smacco a firma Tesla e Cina. Ora c’è addirittura un Paese intero che metterà a disposizione dei cittadini un accesso a servizi finanziari digitali e la possibilità di saldare persino le tasse in valuta eterea. Una mossa inaspettata ma che dà alla criptomoneta la giusta dose di vitamine.
LEGGI ANCHE >>> La clamorosa decisione di El Salvador: all-in su Bitcoin nel periodo più nero
La speranza del BTC è che altri Paesi possano seguire presto l’esempio dei salvadoregni. Un auspicio che poggia comunque su solide basi, visto che alcuni governi (come quelli di Tonga e del Paraguay) avevano già imbastito una possibile legalizzazione di Bitcoin come valuta parallela e ufficialmente valida per i pagamenti ordinari. Di fatto, dal Centro America è arrivato l’innesco che mancava alla criptovaluta per iniziare davvero la risalita ai vertici del mercato finanziario. Mai visti così da lontano dopo la retromarcia di Elon Musk e di Pechino. L’adozione della crypto da parte del governo Bukele, in sostanza, potrebbe aver impresso il là per una serie di reazioni a catena, utili a posizionare nuovamente BTC.
LEGGI ANCHE >>> Bitcoin, prima boccata d’ossigeno: il segnale che riaccende la speranza
Gli esperti si riservano una certa dose di scetticismo (soprattutto in termini di downside a 20 mila dollari, qualora si verificassero nuovi ribassi). Tuttavia, Bitcoin torna a livelli piuttosto elevati, di sicuro sugli standard di inizio mese anche se ancora lontana dai vertici assoluti del mese di aprile. Un buon indizio arriva comunque dalle Altcoin, che avevano risentito solo in parte dello scossone. Sia Ethereum che Dogecoin restano stabili, non risentendo per nulla della risalita di BTC. Segno, forse, che di margine per salire ancora ce n’è.