Come ogni cattedrale del consumo, il supermercato rappresenta un luogo di sottile marketing. E non sempre ce ne accorgiamo.
Non sempre il risparmio è la quantità di denaro che riusciamo a mettere in salvo nei nostri salvadanai o sui conti correnti. Anzi, in realtà quasi mai. In questo caso si può parlare, rispettivamente, di fondi di emergenza e delle nostre disponibilità effettive. Il risparmio, per dirla con una citazione cinematografica, “è ovunque, è intorno a noi”. Ovvero, materializzabile in ogni momento della nostra vita quotidiana, in base alle scelte che operiamo. No, nessuna pillola rossa o blu naturalmente. Tuttavia, se ci si pensa bene, è sempre una questione di decisioni: comprare o meno un determinato oggetto, operare delle rinunce per convogliare i soldi su altre spese…
Ecco, se la tendenza al risparmio è stata esasperata dalla pandemia (aumentando notevolmente le giacenze sui conti correnti) ecco che subentrano anche tutti quegli aspetti psicologici che, volenti o nolenti, ci troviamo a fronteggiare ogni qualvolta i nostri passi ci conducano in una cattedrale del consumo. Il supermercato non fa eccezione. Anzi, rappresenta uno di quei contesti in cui siamo più vulnerabili ed esposti a precise strategie di marketing. Altro che lista della spesa…
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Supermercato ipnotico: il metodo delle monoporzioni
Si possono porre sullo stesso piano concetti come il marketing e l’ipnosi? In un certo senso. L’obiettivo della pubblicità, infatti, è quella di attirare il più possibile il potenziale cliente verso l’acquisto e anche un’attività come il supermercato non fa eccezione alle regole dell’attrazione. A volte, l’espediente pubblicitario è talmente sottile da non farci nemmeno rendere conto di aver abboccato, alzando il tetto di spesa oltre la quota prefissata. Del resto, una regola non scritta del supermercato è quella di farci spendere il più possibile, a volte favorendoci con delle offerte che, alla fine, non fanno che aumentare il numero dei prodotti nel carrello.
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Una delle mosse più efficaci, e al contempo più invisibili, è quella delle monoporzioni. Ovvero, un metodo per indurci a una spesa maggiore su un prodotto apparentemente in peso ridotto ma, in realtà, maggiorato al chilo. Una scelta che compiono soprattutto coloro che vivono da soli, senza rendersi conto che acquistare un quantitativo maggiore corrisponderebbe a un risparmio. Il rischio, al momento del conto, è di trovarsi di fronte a una spesa più elevata del previsto senza capirne il motivo. Significa che il trucco è riuscito.