Tutto pronto per il nuovo contributo a fondo perduto per le categorie più colpite dalla pandemia. Con una procedura più snella.
Se la pandemia ha creato uno squilibrio sociale da appianare attraverso i sostegni, ecco che diventa fondamentale capire se e quando si andranno a prendere i soldi. Visto che sarà essenziale poggiare su una base economica per la ripartenza, così da creare i presupposti per una ripresa coerente per tutti i settori, gli ultimi sostegni economici forniti dallo Stato saranno di fatto quelli che metteranno i lavoratori italiani di nuovo in orbita lavorativa. Tamponare le ferite per affrontare al meglio la ripartenza: la ricetta sarà questa, con la speranza che gli effetti del Covid-19 non continuino a manifestarsi troppo a lungo.
Il mese di giugno non sarà solo utile per le scadenze fiscali. Il debutto dell’estate porterà in dote anche una nuova tranche di fondi da distribuire alle imprese italiane. Soldi che confluiranno direttamente nei conti correnti dei beneficiari e che faranno parte del contributo a fondo perduto previsto per le categorie più colpite dalla pandemia. Lo stanziamento è stato di 15 miliardi, con destinatarie le Partite Iva con attività d’impresa, arte o professione. Via libera, però, anche a enti commerciali e terzo settore.
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Fondo perduto, giugno porta soldi: come si accede alla nuova tranche
I soldi del fondo perduto contribuiranno a far respirare i contribuenti in un momento particolarmente delicato. L’allargamento progressivo delle zone bianche, così come la riduzione sempre più marcata delle restrizioni anti-Covid, sta provocando una ripresa via via più completa dell’attività produttiva e lavorativa del nostro Paese. In questo senso, i nuovi contributi forniranno un supporto per continuare a tamponare le ferite dell’emergenza e imbastire la nuova fase di lavoro. Un vantaggio arriverà per coloro che hanno già beneficiato della prima tranche di aiuti: costoro, infatti, non dovranno presentare ulteriori domande ma riceveranno il beneficio in modo automatico.
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Per coloro che desiderano ottenere un sostegno più cospicuo, a fronte di perdite più ingenti delle precedenti, andrà necessariamente presentata un’altra domanda. I criteri restano quelli del calo del fatturato medio mensile tra l’1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021, raffrontato allo stesso periodo del 2019-2020. Resta valida la quota di almeno il 30%. Altra chance per il fondo perduto è il sostegno con finalità perequativa. Ovvero, sui risultati economici piuttosto che sul fatturato. Il contributo, in questo caso, tiene conto anche dei sostegni già ricevuti negli anni precedenti. Per quanto riguarda le tempistiche, trattandosi di una procedura meno articolata rispetto al precedente decreto, entro il mese si dovrebbe arrivare a dama. Giorno più, giorno meno.