Buone notizie in arrivo per tutti coloro alle prese con debiti pregressi con il Fisco. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
L’ultimo anno è stato segnato dall’impatto del coronavirus, che ha portato con sé delle ripercussioni negative sia per quanto riguarda le relazioni interpersonali che economiche. Al fine di limitarne la diffusione, infatti, il governo ha deciso di adottare una serie di misure restrittive, in seguito alle quali molti imprenditori hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività. Una situazione particolarmente complicata, che vede sempre più persone alle prese con delle serie difficoltà nel riuscire a gestire il proprio bilancio famigliare.
Per questo motivo l’esecutivo ha deciso di approvare nel corso degli ultimi mesi una serie di aiuti, come ad esempio quelli previsti nel Decreto Sostegni Bis. Dall’altro canto la macchina amministrativa non si ferma mai e per questo sono in molti a temere di dover, a breve, fare i conti con le tanto temute cartelle esattoriali. In tale ambito interesserà sapere che, stando alle ultime indiscrezioni, sembra che il governo stia lavorando ad una nuova riforma dell’attività di riscossione, che potrebbe portare con sé delle importanti novità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
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Cartelle esattoriali e multe non pagate, attenzione: verso la cancellazione dopo 5 anni
In base alle ultime indiscrezioni, il governo starebbe lavorando ad una nuova riforma dell’attività di riscossione, attraverso la quale cercare di risolvere il problema dei molti arretrati. A tal fine si potrebbe optare per il meccanismo del discarico automatico. Ovvero, le cartelle esattoriali che entro cinque anni non vengono riscosse, potrebbero essere eliminate, o, in alternativa, restituite dall’agente di riscossione al titolare.
In quest’ultimo caso, ad esempio, l’Agenzia delle entrate che non riesce ad incassare l’importo di una cartella relativa a una multa stradale, una volta trascorsi 5 anni, la potrebbe restituire al Comune titolare di quella sanzione amministrativa. Al momento, ricordiamo, si tratta solamente di ipotesi. I tecnici del ministero dell’Economia, comunque, sono già al lavoro sulle possibili soluzioni da adottare, onde evitare l’accumulo di uno stock di cartelle arretrate e inesigibili.
Come sottolineato dallo stesso Premier Mario Draghi, così come riportato da Il Messaggero, d’altronde: “È chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa”. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le decisioni dell’esecutivo in tal senso e se si opterà, o meno, per la cancellazione dei debiti dopo 5 anni.