IMU, cambia qualcosa in caso di comodato tra genitori e figli, per la cessione di un immobile, purché ci siano i requisiti adatti
A breve, arriverà la prima scadenza per i pagamenti IMU 2021, il 16 giugno infatti, viene completato il primo acconto, che finisce poi per essere colmato il 16 dicembre 2021, con il saldo. Attenzione però, a chi non dovrà pagare tra 12 giorni. Ma c’è anche uno sconto, non esenzione completa, ma comunque che dimezza i costi del 50%.
Infatti, potrà usufruirne chi ha ceduto il suo immobile in comodato gratuito ad uno dei figli, purché siano rispettate determinate condizioni. Sarebbe bene quindi rileggerli per bene, o venirne a conoscenza, prima di finire per pagare più del dovuto.
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IMU, in quali casi genitori e figli pagano a metà
In pratica, il legislatore va favorire chi svolge un comodato gratuito, per la cessione di un immobile nel rapporto genitore – figli. Parliamo di uno sconto pari al 50% della base imponibile IMU, in poche parole, della metà. Conviene e non poco, quindi, sapere in che modo ottenerlo. Tenete conto, che a causa di questa tassa, ci sono almeno 2mila famiglie sul piede di guerra.
Voi invece, potreste risparmiare parecchio, con un’unità immobiliare che rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, quindi quelle di lusso, che viene concessa in comodato dal soggetto passivo al proprio parente di primo grado: praticamente come avvine per un genitore che ne passa i diritti al suo figlio.
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C’è bisogno però, come detto, di alcuni requisiti da rispettare, ovvero:
- Il comodatario deve destinare l’immobile ad essere la propria abitazione principale;
- Il contratto del comodato ha bisogno di essere registrato all’Agenzia delle Entrate;
- Il comodante, deve possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato, o al massimo un altro immobile adibito a propria abitazione, che sia però escluso dalle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
- Il comodante deve risedere anagraficamente nello stesso Comune dell’immobile concesso.