La pensione RITA è la soluzione ideata per i disoccupati che hanno perso l’occupazione in età avanzata e hanno difficoltà a ricollocarsi nel mondo del lavoro.
Perdere il posto di lavoro a cinquant’anni significa avere poche probabilità di trovare una nuova occupazione in tempi brevi. Il ricollocamento potrebbe non avvenire mai e, di conseguenza, l’unica soluzione da considerare potrebbe essere quella di andare in pensione. Quota 41 e l’Ape Sociale sono due agevolazioni nate con lo scopo di aiutare i disoccupati di età avanzata ma c’è una terza soluzione dedicata a chi prudentemente ha deciso di sottoscrivere una forma pensionistica complementare. Parliamo della RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.
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La RITA, opportunità per i disoccupati
L’accesso alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è concesso unicamente alle persone che non hanno una occupazione. Oltre alla cessata attività dal mondo del lavoro, un secondo requisito da possedere è l’aver maturato almeno 5 anni di adesione ad una forma pensionistica complementare come potrebbe essere, per esempio, un fondo pensione.
La RITA, dunque, si rivolge a chi ha pensato al proprio futuro e cercato una tutela durante gli anni in cui ha svolto il proprio lavoro. La rendita, comunque, non è una vera e propria pensione ma un’erogazione frazionata completa o parziale del montante accumulato sotto forma di previdenza sociale. Accedendo alla RITA si avrà una rendita con cui vivere nell’attesa che arrivi il momento di percepire la vera pensione di vecchiaia.
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Le tempistiche per i disoccupati
Esistono delle tempistiche ben precise da rispettare per i disoccupati che intendono accedere alla RITA. Nello specifico, è necessario che manchino cinque anni dalla data di maturazione della pensione di vecchiaia ossia dal raggiungimento dell’età per poter uscire dal mondo del lavoro. In più, è richiesta la maturazione di venti anni di contributi. Di conseguenza, l’età del disoccupato per accedere alla RITA dovrà essere di minimo 62 anni.
Chi ha perso il lavoro prima del raggiungimento dei 62 anni non deve disperare. L’accesso alla rendita è concesso fino a 10 anni prima a condizione che la cessione dall’attività lavorativa sia avvenuta da almeno 24 mesi. Questo significa che anche il disoccupato di 57 anni può usufruire della RITA senza dover soddisfare il requisito del possesso di 20 anni di contributi.
Cosa succede se si trova lavoro dopo aver chiesto la RITA
E’ possibile che durante la procedura di accesso alla RITA o dopo il riconoscimento della rendita il richiedente riesca a trovare una nuova occupazione. Cosa succede in questo caso? Il requisito di accesso che prevede la cessazione da un’attività lavorativa che alimenta il Fondo pensione erogatore della Rendita Integrativa non preclude la possibilità di tornare a lavorare a condizione che il Fondo di appartenenza non abbia regole differenti.