Johnson&Johnson guai seri per la società che produce il vaccino

L’azienda farmaceutica Johnson&Johnson nota anche per aver prodotto uno dei vaccini anti-covid, sta vivendo un periodo abbastanza complicato. Ecco per quale motivo

Johnson&Johnson
Fonte Pixabay

In questa fase storica piuttosto particolare le case farmaceutiche hanno gli occhi puntati addosso da parte di tutto il mondo. Naturalmente il motivo principale è la produzione dei vaccini, che hanno generato una serie di polemiche piuttosto accese.

Allo stato attuale la situazione sembra essersi placata almeno per quanto concerne questa tematica. A tenere banco adesso è un caso che affonda le sue radici a diversi anni fa e che riguarda nello specifico Johnson&Johnson.

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Johnson&Johnson: per quale motivo è stata condannata al risarcimento

La multinazionale statunitense dovrà infatti risarcire le sue clienti per oltre 2 miliardi di dollari. A stabilirlo è stato la Corte Suprema americana che ha respinto il ricorso della dell’azienda.

Il motivo della maxi sanzione è la produzione di un talco finito al centro di diverse diatribe legali perché accusato di causare il cancro. La Corte non ha motivato la decisione e si è limitata solamente a rigettare le obiezioni di J&J sul verdetto emesso nel 2018 da una giuria del Missouri. 

Secondo quest’ultima il talco incriminato avrebbe contribuito a causare tumori alle ovaie a 20 donne. Inizialmente i giurati avevano stabilito un risarcimento di 25 milioni di dollari per ognuna della signore coinvolte nella vicenda.

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Successivamente è stata dimezzata dalla Corte d’appello. In seguito al polverone alzatosi la società con sede nel New Jersey ha smesso di vendere il talco Baby Powder negli Usa e in Canada. Nessun effetto sugli altri mercati, dove il prodotto è tuttora in vendita, ma ovviamente come è giusto che sia ha generato diverse perplessità.

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