Pronta la nuova immissione degli aiuti per le categorie più colpite dalla pandemia. Ma il Sostegni bis non seguirà un calendario preciso.
Fondo perduto, contributi di varia natura, sostegni specifici alle categorie più in difficoltà… Il Decreto Sostegni è pronto a servire il bis, nel senso che la seconda tranche di aiuti ha ricevuto il via libera il 26 maggio scorso, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il giorno prima. In pratica, la nuova sessione di assistenza mirata ai lavoratori è pronta a finire nelle tasche di chi ne ha diritto. O, più precisamente, di chi ne ha fatto richiesta rispondendo ai requisiti. Una misura da 40 miliardi, 14 dei quali convogliati nel fondo perduto per le Partite Iva.
Il resto, ai lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia, in alcuni casi rimasti fuori dalla prima tranche di ristori. Tutto pronto anche per i sostegni una tantum ai lavoratori stagionali, anche loro rimasti perlopiù fuori dalla prima immissione del Decreto Sostegni. Operatori del turismo, dello spettacolo, del settore agricolo e di quello ittico, riceveranno contributi in base al rallentamento della loro attività lavorativa. Per alcune categorie (inclusi i venditori a domicilio) scatteranno dei ristori per il lavoro perso in modo involontario.
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Detto più volte dei contributi quantificati, è quantomeno legittimo chiedersi quando arriveranno nelle tasche degli italiani. Di per sé, una calendarizzazione precisa non può esserci. I sostegni, infatti, arriveranno a seconda dei casi specifici, soprattutto in base alla presentazione delle domande. In alcuni casi varrà la regola della celerità: chi ha presentato prima la domanda, riceverà gli aiuti prima degli altri. Al netto, naturalmente, di eventuali imperfezioni riscontrate in fase di verifica da parte degli Enti preposti. Questo, naturalmente, per chi ha inoltrato una nuova domanda o lo ha fatto per la prima volta. Per chi ha già beneficiato dei sostegni, l’accredito scatterà in automatico, nel giro di massimo un mese e mezzo.
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Più difficile quantificare i tempi per chi ha iniziato la procedura ex novo. Alcune categorie, a seguito delle mutate condizioni, si sono viste costrette a partire da zero. Per chi era rimasto escluso dai precedenti sostegni, invece, occorrerà rispettare le tempistiche necessarie, fra scadenza delle domande e procedure richieste per le verifiche. Dovesse essere tutto a posto, tuttavia, i tempi non dovrebbero allungarsi troppo. Come detto, prima è stata inoltrata, prima l’iter sarà completato.