Continuano le polemiche sulla lotteria degli scontrini che avrebbe registrato uno scarso interesse, rivelandosi un vero e proprio flop. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
L’evasione fiscale rappresenta da sempre uno dei principali problemi del nostro Paese. Proprio per questo motivo si rende necessaria l’attuazione di misure ad hoc, volte a contrastare tale fenomeno. In tale ambito, ricordiamo, si inseriscono il bonus cashback e la Lotteria degli scontrini che sono stati introdotti dal precedente governo al fine di contrastare proprio tale fenomeno. A tal proposito ricordiamo che a partire dal 1° febbraio 2021 è iniziata ufficialmente la lotteria degli scontrini. Per prendere parte a questo programma è sufficiente acquistare beni e servizi, dal valore pari ad almeno un euro, presso esercenti in grado di trasmettere telematicamente i corrispettivi. In questo modo vengono generati dei biglietti virtuali grazie ai quali poter prendere parte all’estrazione che offre la possibilità di vincere ricchi premi in denaro.
Il bonus cashback, invece, propone un rimborso del 10%, fino a un massimo di 150 euro. Da non dimenticare poi il super cashback, dal valore di 1500 euro, rivolto ai primi 100 mila utenti che avranno registrato il maggior numero di transazioni alla fine del semestre di riferimento. Proprio quest’ultimo incentivo sembra spingere alcuni furbetti ad utilizzare qualsiasi tipo di trucchetto, pur di scalare la classifica. Una situazione che non passa di certo inosservata, contribuendo anzi ad alimentare i dubbi su queste iniziative, oltre che l’ira di molti commercianti. Se tutto questo non bastasse, ad esprimere il proprio parere in merito ci ha pensato di recente la Corte dei Conti, che ha così sottolineato come al momento la lotteria degli scontrini si riveli essere un vero e proprio flop.
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Attraverso il Rapporto 2021 sul coordinamento della finanza pubblica, la Corte dei Conti ha evidenziato come in pochi, al momento, abbiano deciso di aderire alla lotteria degli scontrini. A tal proposito, infatti, si evince: “L’adesione alla lotteria degli scontrini è risultata al momento alquanto limitata e settoriale“.
Soltanto il 23% degli “esercenti tenuti alla trasmissione telematica dei corrispettivi ha
finora aderito all’iniziativa, trasmettendo almeno una operazione. La gran parte risulta
concentrata nella grande distribuzione: le sole operazioni presso i supermercati assorbono il 54,4% del totale; nella fascia superiore a 500 mila euro si concentra il 43% del totale. Alquanto modesto risulta l’apporto delle fasce fino a 50 mila euro, pari al 6%, e da 50 mila a 100 mila, pari allo 0,9%“.
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Non esente da critiche il cashback, per cui “sembrerebbero sussistere difficoltà a monitorare i reali effetti economici e tributari prodotti dalla misura“. In questo caso a destare particolare attenzione è il fenomeno dei cosiddetti furbetti del Super Cashback. A tal proposito la Corte dei Conti ha sottolineato l’importanza di intervenire, ad esempio, limitando il numero di operazioni effettuabili con lo stesso operatore nell’arco della stessa giornata.
In questo modo, infatti si eviterebbe di assistere al frazionamento degli acquisti in tanti piccoli importi, solamente per scalare la classifica. Ma non solo, sempre secondo la Corte dei Conti: “La misura del relativo premio, 1500 euro ai primi 100 mila utenti per numero di operazioni nel semestre, appare eccessiva“. Un giudizio, quello della Corte dei Conti che non passa di certo inosservato. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le prossime mosse del governo per quanto riguarda sia la lotteria degli scontrini che il bonus cashback.