Invalidità civile, c’è l’aumento dell’assegno: importo e beneficiari

Lo Stato stabilisce che l’assegno pensionistico per l’invalidità civile può essere aumentato di 460 euro. La maggiorazione coinvolge una sola specifica categoria di persone.

Adobe Stock

I cittadini parzialmente o totalmente inabili al lavoro a causa di infermità psichiche o fisiche ricevono dallo Stato o dall’Inps l’invalidità civile. Parliamo di prestazioni economiche assistenziali volte a migliorare la qualità della vita di invalidi civili che rientrato in determinate fasce di reddito. I destinatari dell’assegno sono persone sorde con soglia uditiva di ipoacusia di 75 db, mutilati con minorazioni, persone con talassemie o drepanocitosi e ciechi civili. Le prestazioni erogate si differenziano in base a diversi fattori ed in un caso possono essere incrementate di 460 euro.

Leggi anche >>> Nuovi importi per la pensione di invalidità civile Inps nel 2021

L’assegno base di invalidità civile

L’anno in corso prevede che l’assegno base di invalidità civile sia pari a 287,09 euro. Tale somma viene erogata sia alle persone totalmente inabili al lavoro sia a chi ha una percentuale di inabilità compresa tra il 74 e il 99%. Inoltre, per poter ottenere l’assegno base occorrerà avere un reddito non superiore a 16.982,49 euro per invalidità al 100% e inferiore a 4.931,29 euro in caso di invalidità parziale.

I 287,09 euro possono arrivare a quota 651,51 euro se i richiedenti sono invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti assoluti che hanno compiuto la maggiore età. In un altro caso, l’assegno base aumenta fino a 460 euro. Scopriamo in quale.

Leggi anche >>> Invalidità civile e inabilità al lavoro, pensioni simili ma diverse: facciamo chiarezza

Assegno invalidità civile a 460 euro, quando si percepisce

Unsplash

La Legge 118/1972 stabilisce che per gli invalidi totali e parziali e i sordomuti che risultano titolari di pensione non reversibile è previsto un aumento dell’assegno di invalidità civile da 287,09 euro a 460 euro a partire dai 67 anni di età per 13 mensilità. Si assiste, dunque, ad un passaggio dall’assegno base ad un assegno sociale sostitutivo che viene erogato indipendentemente dai contributi versati. Il requisito previsto per potere accedere all’assegno sociale è un reddito inferiore a 5.983,64 euro (che diventa 11.967,28 euro in presenza di reddito coniugale).

Leggi anche >>> Pensione di invalidità, tra aumenti e arretrati: grosse novità nel 2021

Alcuni chiarimenti sull’aumento a 460 euro

Il range reddituale 5.983,64/11.967,28 euro sembrerebbe escludere dalla pensione sociale gli invalidi civili totali per i quali la soglia limite è 16.982,49 euro. In realtà, il Ministero del Lavoro in collaborazione con l’Inps ha stabilito che per il diritto alla cosiddetta trasformazione della prestazione si continuerà ad applicare la normativa considerata più favorevole che ha come destinatari gli invalidi civili.

Di conseguenza, gli invalidi al 100% con reddito inferiore ai 16.982,49 euro possono godere della misura piena dell’assegno sociale così come gli invalidi civili parziali con età superiore a 67 anni e un reddito inferiore a 4.931,29 euro. Alle somme citate non si aggiunge il reddito coniugale.

Infine, occorre specificare che il passaggio da assegno di invalidità civile a quello sociale sostitutivo non è soggetto alla riduzione in base al reddito percepito. Di conseguenza, l’assegno sarà in ogni caso di 460 euro per tredici mensilità.

Gestione cookie