Mancano pochi giorni al termine ultimo entro cui è possibile presentare richiesta per i contributi a fondo perduto previsti con il primo Decreto Sostegni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
È trascorso ormai più di un anno da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre vite, portando con sé degli impatti negativi sia per quanto riguarda l’aspetto sociale che economico. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, l’esecutivo ha deciso di adottare una serie di misure restrittive. Limitazioni che hanno costretto molti imprenditori ad abbassare le saracinesche delle proprie attività, con inevitabili ripercussioni sulle tasche di molte famiglie.
Proprio in questo ambito, pertanto, è richiesto l’intervento del governo attraverso misure ad hoc, come ad esempio i contributi a fondo perduto previsti nel primo Decreto Sostegni. Rivolti alle categorie maggiormente colpite dalla crisi causata dall’impatto del Covid, è bene ricordare che manca poco al termine ultimo entro cui poter presentare richiesta per poter beneficiare di tali contributi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Decreto Sostegni, manca poco: c’è tempo fino al 28 maggio per richiedere i contributi a fondo perduto
A partire dallo scorso 30 marzo è possibile presentare richiesta per i contributi a fondo perduto, così come previsto nel primo Decreto Sostegni. A tal proposito è bene ricordare che sono ancora pochi i giorni a disposizione per poter presentare domanda. L’ultimo termine utile, infatti, è fissato per venerdì 28 maggio.
Misura particolarmente attesa, ha registrato in poco tempo un vero e proprio boom di richieste. Ricordiamo che tale aiuto è rivolto ai soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA, residenti o stabiliti in Italia, che abbiano registrato nel 2020 un calo del fatturato pari almeno al 30% rispetto al 2019.
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È possibile farne richiesta, in assenza di requisiti di fatturato, nel caso in cui la partita Iva sia stata aperta a partire dal 1° gennaio 2019. Non possono farne richiesta, invece, coloro che hanno aperto la partita Iva dopo il 23 marzo 2021. Oppure cui attività risulti cessata sempre alla data del 23 marzo 2021.