Jeff Bezos stacca un assegno da 8,45 miliardi di dollari: Amazon fa la parte del… leone, mette la freccia e sfida i grandi dello streaming.
Un affare da 8,45 miliardi di dollari. La Metro Goldwyn Mayer, gli storici studios di produzione americani, finisce nelle mani del colosso dell’e-commerce. Amazon piazza uno dei colpi più importanti della sua storia, assicurandosi il controllo di una delle top 5 fra le società di produzione cinematografica degli Stati Uniti d’America. Un passo che, di fatto, proietta Amazon ai vertici dello streaming mondiale. L’obiettivo dell’acquisizione, infatti, è quella di affiancare il lavoro della compagnia del leone Leo a quello degli Amazon Studios, incentrati sulla realizzazione di show televisivi e serie.
Anche a livello di imprinting, l’assegno staccato da Jeff Bezos dice la sua. Metro Goldwyn Mayer è attiva dagli anni Venti, è impressa nell’immaginario collettivo per il ruggito del suo leone-mascotte (che nel 1939 si pensò addirittura di utilizzare come attore accanto a Judy Garland per Il mago di Oz) e ha messo la propria firma su alcune delle più grandi produzioni della storia del cinema. Basti pensare a capolavori come Via col vento, 2001: Odissea nello spazio e lo stesso Il Mago di Oz. Alcuni di questi lavori, negli anni, sono passati di mano. Resta il fatto che Mgm rappresenta ancora un nome che fa paura.
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La ragione di tutto questo ha innanzitutto un nome: Amazon Prime Video. L’acquisizione di Mgm, che da sola dispone di 4 mila titoli e 15 mila fra serie e programmi tv, significa rimpolpare il catalogo del canale streaming del colosso di Bezos. Ma non è tutto. Il rafforzamento sul piano cinematografico fa pendant con l’ampliamento già ottenuto nel settore sportivo, grazie ai diritti ottenuti su alcune partite della Champions League 2021-2022 e dei Mondiali in Qatar del prossimo anno. Un’offerta che, per i 200 milioni di utenti, diventa man mano sempre più ricca.
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Ma è inevitabile che, in tempi di streaming a gogo, la mossa di Bezos metta Amazon in una posizione di sfida rispetto ad altri colossi nati o adeguatisi alle nuove esigenze. Netflix soprattutto, ma anche Disney o la giovanissima Warner-Discovery: pedine di un’enorme scacchiera che somiglia sempre di più a un Risiko, nel quale ogni mossa rischia di far perdere troppo terreno a chi la subisce. Del resto, considerando l’avanzata degli ultimi tempi, è proprio il caso di dirlo: Amazon fa la parte… del leone.