Il Sostegni bis dispone l’accesso ai nuovi contributi sia per chi ha già beneficiato della prima misura che per coloro rimasti fuori.
Il Decreto Sostegni bis porterà in dote parecchie novità. Si ripartirà dove si era fermato il precedente Dl, con fondi e finanziamenti pronti a essere erogati per i lavoratori vessati dalla pandemia. Ma non solo. All’interno del nuovo provvedimento, varato per offrire agli italiani una pietra angolare sulla quale iniziare a ricostruire i presupposti della ripartenza. I contributi a fondo perduto saranno il punto focale, con obiettivo aziende e professionisti tramite stanziamenti che garantiranno sostegni fra un minimo di 1.000 e un massimo di 150 mila euro.
Un bonus aggiuntivo di fatto, garantito a chi ha già beneficiato del primo sostegno. I requisiti restano fondamentalmente gli stessi: calo di fatturato del 30% e parametri reddituali, ma con un allungamento della disponibilità di fruizione. Si tratterà di un’erogazione bicefala, che consentirà di ricevere il 100% dell’importo già percepito con il primo contributo (secondo le stesse modalità). Successivamente, spetterà all’Agenzia delle Entrate erogare l’importo direttamente sul conto corrente del beneficiario. Qualora per il primo contributo sia stato scelto il credito d’imposta, la stessa forma persisterà anche per la seconda erogazione.
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Nuovi contributi col Decreto Sostegni bis: a chi spettano e come si calcolano
Naturalmente, se il beneficio è valido per chi ha già usufruito dei primi sostegni, ancor di più saranno interessati coloro che, per ragioni diverse, non hanno avuto accesso alle prime misure. I requisiti restano relativi al calo della fatturato ma innalzati, consentendo così a una platea più ampia di lavoratori di accedere al beneficio. Ulteriori requisiti, il non aver registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro, una perdita di fatturato medio del 30% mensile fra l’1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021. Con comparazione allo stesso periodo fra il 2019 e il 2020. Il saldo finale prevedrà un ulteriore riconoscimento per chi dimostrerà un calo di fatturato nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 (sul 31 dicembre 2019).
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Va ricordato che il contributo sarà calcolato nella misura proporzionata ai requisiti richiesti, comunque inclusi fra un minimo di 1.000 euro (non inferiore) e un massimo di 150 mila. Per i soggetti diversi dalle persone fisiche non si scenderà al di sotto dei 2 mila euro. Per coloro che non hanno beneficiato del primo sostegno, il calcolo verrà eseguito in base a ricavi e compensi. Il 90% spetterà a coloro che non avranno superato i 100 mila euro. Il 30%, invece, sarà riservato a chi non sia andato oltre i 10 milioni e sotto i 5.