Attenti ai prelievi e all’uso del denaro contante. In caso di errore, infatti, si rischia di dover fare i conti con delle pessime conseguenze. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
I soldi non sono in grado di garantire la felicità, ma contribuiscono, senz’ombra di dubbio, a risolvere un bel po’ di situazione problematiche. Qualsiasi tipo di prodotto o servizio di nostro gradimento, d’altronde, richiede una contropartita di tipo monetario. Non stupisce, pertanto, il fatto che proprio il denaro finisca spesso per essere oggetto di discussione. A partire dall’alimentazione, passando per le bollette, fino ad arrivare alle esigenze quotidiane, son davvero tante le occasioni in cui ci ritroviamo a dover mettere le mani nel portafoglio e tirare fuori del denaro.
Proprio quest’ultimo è stato protagonista, nel corso degli anni, di continui cambiamenti, tanto da dover fare i conti con una graduale rivoluzione dei metodi di pagamento. Un processo che sembra destinato a non finire, tanto da ipotizzare che a breve si potrebbe dire addio al denaro contante e ai prelievi da conto corrente. Uno scenario che sembra trovare conferma in alcune misure, volte proprio a disincentivare l’utilizzo del contante. Non parliamo solo dei programmi cashback e della lotteria degli scontrini, ma anche delle conseguenze a cui si va incontro in caso di errori. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di cosa si tratta.
L’evasione fiscale rappresenta da sempre una delle maggiori piaghe della nostra società. Proprio per questo motivo il governo ha deciso di adottare varie misure volte proprio a contrastare tale fenomeno. Ne sono un chiaro esempio programmi come il cashback e la lotteria degli scontrini, volti ad incentivare l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici. In questo modo, infatti, è possibile controllare più facilmente i vari movimenti di denaro e contrastare le possibilità di evasioni ed elusioni fiscali.
Tali misure in sé, però, non si rivelano sufficienti a contrastare l’evasione. Da qui la decisione di affiancare altri strumenti, volti a disincentivare l’utilizzo del contante. A tal proposito ricordiamo che, a partire dal 1° luglio 2020, sono state introdotte delle nuove limitazioni. Si registra, infatti, un maggior controllo sui versamenti e prelievi da conto corrente, in modo tale da verificare eventuali movimenti sospetti e richiedere delle giustificazioni in merito.
I possibili controlli del Fisco avvengono solo se la banca segnala delle particolari operazioni in entrata e in uscita, con le norme che non stabiliscono un limite specifico di prelievo o versamento dal conto corrente. Allo stesso tempo autorizza le verifiche da parte delle autorità competenti nel caso si superino determinati standard.
Entrando nei dettagli, ad esempio, per:
Ovviamente, ricordiamo, ognuno è libero di prelevare dal proprio conto quanto desidera. Sarà poi la banca, nel caso in cui si superino certi limiti, a chiedere giustificazioni in merito ed eventualmente decidere se segnalare o meno la situazione all’Unità d’informazione finanziaria.
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Sempre a proposito di limiti di utilizzo di denaro contante, ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2022, la soglia limite si abbasserà a 1.000 euro per un acquisto. Se si supera tale limite si rischia di dover fare i conti con un controllo antiriciclaggio e una contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se tutto questo non bastasse, si rischia di dover pagare una multa che va dai 3 mila ai 5 mila euro.