Molte pensioni aspettano il taglio ad agosto, in alcuni casi invece, questo avverrà solo a novembre: ma chi sta rischiando?
Attenti alla dichiarazione dei redditi, vi rimpicciolisce la pensione. Si parla degli importi di agosto e novembre, cosa succederà? Non basta la doccia gelata per la pensione anticipata, a subire i tagli, saranno molte pensioni, nel mese di agosto.
A seguire il primo conguaglio del 730 infatti, potrebbero esserci delle decurtazioni, non per tutti. Infatti, se al Modello 730 dovessero corrispondere importi a debito, il Fisco andrà a mettere direttamente le mani sulle pensioni, per attuare il recupero.
A tutti gli effetti, questa non è un’operazione che presenta novità, se non nel periodo. Di fatto, l’Agenzia delle Entrate interviene in questo modo già da tempo, ma a causa della pandemia sono cambiate le date delle presentazioni del 730, solo per questo quindi, cambia quanto meno il mese in cui avviene il prelievo.
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Dallo scorso 10 maggio, sia lavoratori che pensionati hanno avuto la possibilità di accedere al 730 precompilato, che rispetto al passato ha delle diverse scadenze, da conoscere. Pertanto, a partire da agosto, si azionerà la macchina dei recuperi, quindi rischiano i pensionati che hanno presentato domanda entro il 31 maggio, mentre per tutti gli altri, avanza di qualche mese, ma non scompare, il prelievo. Per loro, invece di avvenire ad agosto, avverrà a novembre 2021.
Quali sono da ritenere le “somme a debito”? Alcuni requisiti riguardano non solo i pensionati, ma anche i dipendenti stessi, che potrebbero ricevere eventuali rimborsi fiscali, direttamente dal proprio datore di lavoro in busta paga oppure dall’Inps, direttamente in pensione. Per tutto questo, basta il Modello 730 in sostituzione del modello Redditi “classico”.
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Ed è questo che accade al contrario con il “debito”. Solo che invece di soldi in entrata sono in uscita. La sola differenza è che con la proroga per l’invio della Dichiarazione dei Redditi, cambiano anche i termini per i conguagli 730.