L’Inps invia lettere ai defunti invitandoli a recarsi in ufficio per chiedere chiarimenti sul contenuto. L’incredibile paradossale vicenda è accaduta a Roma.
E’ proprio il caso di dire che neanche da morti si può stare tranquilli. Le lettere dell’Inps possono arrivare anche dopo il passaggio a miglior vita per informare il defunto che è realmente morto e che non potrà più usufruire della pensione di cittadinanza. Purtroppo non è uno scherzo, ma un fatto realmente accaduto nella capitale.
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Lettera al defunto, l’Inps e il clamoroso errore
Nel mese di marzo il signor Franco O. è deceduto a Roma dopo aver abitato molti anni fuori dall’Italia. Percepiva, prima di morire, la pensione di cittadinanza la cui richiesta deve essere rinnovata annualmente. Per ovvi motivi, il rinnovo non è avvenuto e il defunto ha ricevuto una comunicazione dall’Inps.
La lettera presenta questo contenuto “Gentile signore, le comunichiamo che lei è decaduto dal diritto alla pensione di cittadinanza per le seguenti motivazioni: è deceduto“. E continua dicendo che qualora lo desiderasse potrebbe recarsi in un ufficio della zona di residenza per ricevere altri chiarimenti. Non solo, sarebbe facoltà del signor Franco, quindi del defunto, proporre un’istanza motivata di riesame notificandola alla sede dell’Inps.
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L’incomprensibile invito a recarsi in ufficio
Riassumendo, nella lettera l’Inps informa il defunto che è morto e che, di conseguenza, non riceverà la pensione di cittadinanza ma lo avvisa anche che può opporsi a questa decisione e fare ricorso.
Probabilmente il signor Franco deciderà di restare tranquillo in Paradiso, a godersi la calma e la tranquillità, e rinuncerà al diritto di ricorso dato che la motivazione della decadenza è, purtroppo, giusta. Inoltre, dovrebbe avere a portata di mano il codice fiscale e il numero di protocollo, come precisato nella lettera, per velocizzare la tempistica della procedura. Qui sulla terra, in effetti, il tempo è prezioso ma bisogna anche saperlo usare sapientemente, controllando accuratamente le lettere da inviare.
L’Inps, infatti, dovrà prestare un’attenzione maggiore alle comunicazioni che invia dato che, presupponendo che gli uffici dell’istituzione non arrivino tanto lontani, il destinatario potrebbe non essere in grado di ricevere la missiva.