Dichiarazione dei Redditi, come funziona il rimborso Irpef: cifre e tempi

Tutto pronto per le presentazioni del Modello 730 e per il rimborso Irpef, in busta paga o sul cedolino della pensione. Chi dovrà aspettare di più?

Rimborso Irpef dichiarazione
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Arriva il momento della dichiarazione dei redditi, che porterà gli italiani a scartabellare l’archivio per ricordarsi ogni dettaglio e, soprattutto, per portare a commercialisti e caf vari la documentazione completa per scaricare le spese. Soprattutto, è tempo di accedere agli agognati rimborsi Irpef, in busta paga oppure sull’accredito della pensione. Un dettaglio sospirato dal momento dell’annuncio e che, ora, è pronto ad arrivare sul conto di determinati contribuenti. Niente di strano che, più che le modalità della dichiarazione, interessi sapere come affluiranno i rimborsi Irpef.

Va detto che, probabilmente, i tempi saranno più lunghi del previsto per chi riceverà il rimborso direttamente sulla pensione. I lavoratori che li otterranno in busta paga, infatti, dovrebbero riuscire ad accedere prima, a patto di formulare domanda nei tempi richiesti. In base alla data in cui la richiesta verrà presentata, si dovrebbe grossomodo stabilire la tempistica necessaria per l’arrivo del rimborso Irpef. Non dovrebbero tuttavia esserci grosse differenze rispetto al 2020: gli importi verranno accreditati sicuramente dopo la presentazione del Modello 730 anche se, come detto, per i pensionati ci sarà da aspettare un po’ di più.

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Dichiarazione dei Redditi, come funziona il rimborso Irpef: la differenza fra lavoratori e pensionati

Occorre ricordare anche che la domanda per l’accesso al rimborso Irpef passerà sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate. In sostanza, per l’approvazione della richiesta servirà l’ok dell’ente, circostanza che, in caso di riscontro di mancanze o imperfezioni potrebbe allungare ulteriormente i tempi. In caso contrario, l’intermezzo fra dichiarazione e rimborso dovrebbe essere abbastanza standard: ad esempio, se la domanda dovesse essere presentata entro il 31 maggio senza che dai controlli risultino imperfezioni, entro luglio dovrebbe essere tutto accreditato in busta paga.

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Per i lavoratori, i rimborso saranno effettuati nel mese seguente a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione. Diverso il discorso per i titolari di pensione che hanno fatto richiesta: le tempistiche potrebbero allungarsi fino ad agosto (previa la stessa data di consegna). Naturalmente, per coloro che presenteranno il Modello 730 nel mese di settembre, occorrerà aspettare fino alle soglie dell’inverno: in quel caso, infatti, è lecito aspettarsi il rimborso Irpef nel mese di novembre. Sempre che l’Agenzia delle Entrate, nelle operazioni di vaglio, non riscontri irregolarità.

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