Il mese di giugno potrebbe lasciare in dote delle novità non propriamente positive per i titolari di pensioni. Analizziamo la situazione nel dettaglio
Giugno è ormai alle porte e per coloro che percepiscono la pensione è arrivato il momento di capire quale sarà la cifra che percepiranno per il sesto mese dell’anno. Ormai l’anticipo del trattamento pensionistico è una sorta di prassi e per questo è bene comprendere la situazione reale.
C’è una preoccupazione che affligge un po’ tutti i pensionati, che sperano di non dover fare i conti anche il prossimo mese con una dinamica piuttosto incresciosa. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e perché è così tanto temuta.
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Pensioni giugno: la brutta sorpresa che potrebbero ricevere i titolari
In pratica è la possibilità di dover fare i conti con delle trattenute Irpef, il cui importo è riscontrabile sul cedolino online dell’Inps. Questo va intaccare l’importo totale che per coloro che sono alle prese con questa situazione, sarà per forza di cose un po’ più basso.
Andando nel dettaglio l’oggetto delle trattenute sono le addizionali regionali e comunali che si riferiscono all’anno di imposta 2020. L’Inps ha rimarcato che nel corso del 2021 la distribuzione delle trattenute sarà spalmata su undici mesi per poi concludersi definitivamente a novembre.
In generale la misura riguarda nello specifico i pensionati che presentano un importo annuo complessivo entro i 18.000 euro di pensione e che devono far fronte ad un conguaglio a debito superiore a 100 euro. Le somme messe a saldo saranno successivamente registrate all’interno della Certificazione Unica 2021.
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Non resta che consultare la propria situazione accedendo alla portale dell’Inps attraverso SPID, CSN, PIN o CIE dove è presente la voce “cedolino pensione”, successivamente su “verifica pagamenti e infine selezionare la mensilità che si desidera consultare.