In Italia non stanno scomparendo solo gli sportelli per i prelievi, ma proprio le banche: sempre meno posti di lavoro
Se chiudono sempre più sportelli bancomat e poi le banche stesse, ci saranno sempre meno posti di lavoro. Ed il dato preoccupante è già in viaggio. In Italia chiudono sempre più filiali, con tantissime cittadine in tutto il territorio che non hanno neanche un singolo istituto bancario in paese.
Gli sportelli ATM stanno praticamente per sparire, avevamo iniziato a credere che si andasse semplicemente verso un altro tipo di pagamenti che man mano escludesse il contante, ma le cose stanno peggiorando e di fatto, oltre allo sportello, non troveremo nemmeno la banca, in molte occasioni.
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Un esempio è la città di Castel Ritaldi, in Umbria, dove a causa della chiusura dell’ultima filiale, chi vuole trovare il primo istituto bancario disponibile per qualunque tipo di attività, anche un semplice prelievo, si deve spostare di circa 5 chilometri. Senza contare che la maggior parte della popolazione della cittadina è costituita da persone anziane, costrette a spostarsi con i carenti mezzi pubblici.
Ma il problema come detto, sta colpendo tutto il Paese, perché se è vero che le transazioni allo sportello sono sempre più scoraggiate dall’aumento dei costi di prelievo, lo è altrettanto che ad oggi, non possiamo fare a meno di recarci in banca per tantissimi motivi legati agli interessi personali. E per questa situazione sempre più paradossale, iniziano a muoversi i sindacati. Nel caso dell’Umbria, tra il 2018 ed il 2019, hanno chiuso la bellezza di 24 filiali, 18 nella sola Perugia.
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La conseguenza, oltre alla minor reperibilità di istituti vicini per il singolo cittadino, è stata la perdita di lavoro per circa 400 dipendenti. In tal senso, la Federazione Autonoma Bancari Italiani ha ricordato che bisognerebbe quanto meno avere maggiori considerazioni e responsabilità da parte degli istituti, rispetto ai territori. In totale, da Nord a Sud, l’Italia negli ultimi dieci anni, ha perso il 27,4% delle proprie filiali. Ma a quanto pare non è solo un fenomeno nazionale: la Germania ha chiuso il 29,3% di esse, la Spagna persino il 40,1%.