Importanti cambiamenti in vista per quanto riguarda il pagamento della tassa rifiuti. A breve, infatti, potrebbe essere inserita in bolletta, proprio come il canone Rai. Ecco cosa sta succedendo.
Il 2020 è stato segnato dall’impatto del Covid che continua ancora oggi ad avere delle ripercussioni sulle nostre vite, sia dal punto di vista sociale che economico. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, ci viene chiesto di prestare attenzione a vari accorgimenti, come ad esempio il distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine. Ma non solo, molti imprenditori hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, registrando di conseguenza un netto calo del fatturato.
Molte le famiglie, purtroppo, alle prese con una grave crisi finanziaria, che rende sempre più difficile riuscire ad affrontare le varie spese. A partire dall’alimentazione, passando per le bollette, fino ad arrivare alle varie necessità quotidiane, d’altronde, sono davvero tante le voci che vanno ad incidere sul bilancio famigliare. Tra queste si annovera anche la TARI, acronimo di Tassa sui rifiuti, che a breve potrebbe essere oggetto di importanti novità. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, si fa sempre più largo l’ipotesi dell’inserimento di tale imposta in bolletta, proprio come avviene con il canone Rai. Ecco cosa sta succedendo.
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Imposta volta a finanziare i costi riguardanti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, le tariffe della Tari, ricordiamo, possono risultare diverse in base al Comune di appartenenza. Stesso discorso, ovviamente, vale anche per le possibili esenzioni e riduzioni. Pensata, appunto, per pagare i costi di un servizio indubbiamente importante per garantire la vivibilità di un posto, dall’altro canto non si può trascurare il fatto di come molti tentino, spesso, di non pagare tale tassa.
Una situazione che non può passare di certo inosservata e che vede il governo impegnato ad attuare delle soluzioni ad hoc. Proprio in tale ambito, quindi, giunge una proposta di Italia Viva, che riprende un emendamento alla legge di Bilancio del 2018 suggerito dalla Lega. Si tratta in pratica della proposta di inserire la tassa sui rifiuti nella bolletta elettrica, proprio come già avviene con il canone Rai. In questo modo si eviterebbe di fare i conti con i cosiddetti furbetti, che appunto non pagano la Tari.
Come spiegato dagli esponenti di Italia Viva, così come si evince da Today: “Noi abbiamo una proposta concreta. Paghi lo Stato, ma in cambio della risoluzione una volta e per tutte del problema della riscossione: inseriamo la tassa rifiuti nella bolletta elettrica (come fu fatto per il canone Rai) e rendiamo obbligatorio l’invio del bollettino Imu pre-compilato a domicilio. Sono scelte forti e non senza controindicazioni: ma sono l’unico modo per risolvere alla radice il problema“.
Come già detto la proposta di Italia Viva riprende un emendamento del 2018 alla legge di Bilancio della Lega. Alla fine, come noto, tale proposta non riuscì a trovare spazio, con le associazioni dei consumatori che avevano subito manifestato le proprie perplessità in merito. In particolare tale misura veniva considerata dannosa per le famiglie con basso reddito e per le possibili difficoltà nel riuscire a rilevare eventuali sbagli nel calcolo degli importi. Al momento, comunque, si tratta solamente di una proposta. Non resta quindi che attendere e scoprire quali saranno le prossime mosse del governo.