Contributo a fondo perduto: attenti alle sanzioni, si va nel penale

Il contributo a fondo perduto del Decreto Sostegni è ancora per poco, richiedibile, ma attenti alle sanzioni

Fisco
Agenzia delle Entrate (Fonte foto: web)

Ancora pochissimi giorni per inviare la domanda, per aderire al contributo a fondo perduto che dovrà ricevere l’Agenzia delle Entrate, entro e non oltre il 28 maggio 2021. Il problema nasce per chi viene scoperto ad intascarne l’assegno, senza averne il diritto, completando quindi una vera e propria truffa.

L’Agenzia delle Entrate, compie moltissimi accertamenti, ultimi, i 100.000 che fanno rischiare tantissimi interessati. Chi è scoperto ad intascare questo contributo in particolare, senza poterlo fare però, non rischia solo sanzioni pecuniarie, ma rischia anche delle rivendicazioni penali.

Leggi anche>>> Dpcm, attenti alla multa: in quanti si può stare in auto?

Contributo a fondo perduto: cosa succede a chi non rispetta la legge

Se un pagamento parziale o totale è completato e la persona che lo riceve non ne ha diritto, l’Agenzia delle Entrate può riprendere quei soldi più una sanzione che va dal 100 al 200% sull’importo. Attenzione quindi, anche ai soggetti che dopo averlo chiesto, cessano l’attività: bisognerà conservare le certificazioni che vi potrebbero essere richieste, altrimenti si potrebbe incappare sia nel recupero del fondo, che in una sanzione di 500 euro.

I furbetti, con i mezzi di cui si serve oggi il Fisco, hanno davvero vita breve. Sanzioni non di poco conto, sono state applicate anche per il Reddito di Cittadinanza, ma attenzione al fondo perduto, perché come detto, si va anche nel penale. Infatti chi lo intasca senza dovere, potrà essere indagato per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Si rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Leggi anche>>> 5 mila motivi per non pagare in contanti: le terribili multe in arrivo

Chi ne intasca l’assegno senza una paternità debita, può anche non averlo fatto con dolo voluto nei confronti dello Stato, quindi è sempre meglio ricontrollare tutto, se si fosse presentata la domanda. Ricordiamo, che il Decreto Sostegni, prevedeva il contributo a fondo perduto, verificando lo stato delle Partite IVA al 23 marzo 2021. Dare un’ulteriore occhiata per non rischiare il peggio, non fa mai male.

Gestione cookie