Ancora in lotta Sky e Dazn, con quest’ultima che si è assicurata i diritti di tutte le gare, della prossima Serie A
Il campionato 2021/22 è più vicino di quanto possiamo pensare, eppure, praticamente a tre mesi dalla prima giornata, Sky e Dazn battibeccano ancora per i diritti tv del prossimo triennio, assicurati dalla seconda emittente in questione. Sky aveva preannunciato una controffensiva e così è stato.
Ma c’è un cavillo molto importante, la Legge Melandri. Secondo questa legge infatti, il campionato di Serie A, non può essere trasmesso da una sola emittente, e Sky vuole il secondo pacchetto. Ed è quello che vorrebbe concederle la Lega, a patto che l’emittente non ricorra a vie legali.
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Sky contro Dazn: non è finita
Torniamo indietro di un passo, l’assegnazione dei diritti tv per la Serie A italiana. L’assegnazione, è progettata sulla base di tre pacchetti, da acquistare tra emittenti televisive. Le gare, ad ogni giornata di campionato, essendo le squadre 20, sono dieci. Il pacchetto n.1, assegna l’esclusiva di 7 partite su 10. Le altre tre gare invece, erano suddivise tra gli altri due pacchetti.
Ora, Dazn, si è assicurata i pacchetti 1 e 3, con l’offerta di 840 milioni di euro di marzo scorso, questo fa sì che praticamente, potrà ad ogni giornata, trasmettere tutte e 10 le partite. Anche se solo 7 saranno in esclusiva ed altre 3 dovranno essere messe in onda da chi vince il pacchetto n.2. Il fatto è che questo non fu subito acquistato da Sky, che aveva interessi nel pacchetto maggiore, con la rete di Murdoch che intanto ha perso anche un altro pezzo.
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Ed ora, proprio Sky si ritrova a favore, la non assegnazione del secondo pacchetto. Questo perché una totale esclusiva di Dazn, anche se momentanea, andrebbe proprio contro la citata Legge Melandri. In data 15 maggio 2021, la decisione quindi della Lega Serie A, di accettare l’assegnazione del pacchetto n.2 a Sky, solo purché la rete decida di rinunciare ad azioni legali.