Buone notizie in arrivo per le famiglie con figli che potranno a breve beneficiare di un assegno fino a 150 euro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto del Covid che continua, purtroppo, ad avere delle ripercussioni negative sia per quanto riguarda l’aspetto sociale che economico. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, abbiamo dovuto cambiare molte nostre abitudini. Ne sono un chiaro esempio il distanziamento sociale, l’utilizzo delle mascherine e il coprifuoco. Se tutto questo non bastasse, molti imprenditori hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività.
Molte famiglie si ritrovano così a dover fare i conti con delle serie difficoltà nella gestione delle spese. Proprio per questo motivo il governo ha deciso di approvare alcune forme di aiuto, come ad esempio il bonus baby sitter e i congedi parentali. Ma non solo, a partire da luglio potrebbe beneficiare di un assegno dal valore di 150 euro per ogni figlio, che andrebbe così a sostituire, temporaneamente, il tanto atteso assegno unico universale. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
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Come dichiarato dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti ai microfoni di Sky TG 24: “L’assegno unico universale completo partirà a regime da gennaio 2022, ma il percorso comincerà dal primo luglio“. A differenza di quanto prospettato, quindi, l’assegno unico universale per i figli a carico non partirà da luglio, bensì entrerà a regime da gennaio 2022.
Nel frattempo, da luglio a dicembre, potrebbe essere erogato un nuovo assegno che farebbe da “ponte“, in attesa appunto dell’assegno unico. Dal prossimo 1° luglio, quindi, verrà molto probabilmente adottata una misura temporanea che sarà rivolta a tutte le famiglie con figli, compresi i 2,2 milioni di nuclei di lavoratori autonomi o disoccupati al momento esclusi dall’Assegno al nucleo familiare.
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Con importi inferiori rispetto a quello che si dovrebbero percepire con l’assegno unico universale, si dovrebbe trattare di una somma di partenza pari 150-200 euro al mese per figlio, per famiglie con Isee fino a 9 mila euro. Oltre questa soglia, quindi, l’importo scenderebbe gradualmente. Al momento, comunque, si tratta solamente di ipotesi. Non resta pertanto che attendere le prossime mosse dell’esecutivo a guida Draghi e vedere quali decisioni verranno prese in tal senso.