Imu ridotta o esclusa: non solo professionisti e datori di lavoro, gli sconti toccano anche ad alcune categorie di privati
600 milioni stanziati per la Tari ed esenzioni per Imu e Tosap: sono i principali motivi per cui migliaia di contribuenti stanno attendendo l’ufficialità del Decreto Sostegni Bis. Il Governo, che sta già prendendo decisioni importanti su Reddito di Cittadinanza e Patrimoniale, è anche intenzionato a dare un calcio all’Imu.
L’esenzione Imu, va in favore delle imprese che hanno subito un forte calo nel 2020: dal 30% in più di abbassamento del fatturato, rispetto al 2019. Per gli imprenditori che possano certificare tale perdita infatti, è sospeso il pagamento dell’Imu sugli immobili ad uso commerciale.
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L’Imu non peoccuperà nello specifico, i titolari di attività d’impresa come artistica, professionale ed agricola. A poter chiedere l’esenzione di pagamento, sono tutti coloro che nel 2019 abbiano fatturato meno di 10 milioni di euro, oppure su base mensile, meno del 2019 del 30%. Da sapere comunque che non è un’esenzione al 100%, piuttosto è un ritardo accettato. Le amministrazioni comunali infatti, una volta terminata la pandemia, puntano a riavere indietro quei soldi.
Per tutte le altre aziende invece, non resta che preparare la cifra da pagare e farlo entro il 16 giugno 2021. Ma l’Imu riguarda anche i privati, con almeno 2mila famiglia sul piede di guerra a causa della stangata. Il 50% sulla base imponibile, sarà tolto per i pensionati che abitano all’estero, quindi un soggetto che usufruisca della pensione in regime di convenzione internazionale, potrà chiedere lo sconto di metà dell’Imu. Lo sconto al 50% arriva anche per i proprietari di immobili dichiarati inagibili o inabitali.
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Ed ancora, anche se l’immobile è stato dichiarato bene di interesse storico, si potrà ottenere uno sconto, così come i proprietari degli immobili concessi in comodato d’uso ai parenti in linea retta entro il primo grado. Se infatti i parenti in questione utilizzano la casa come abitazione principale, lo sconto sarà del 50%. Gli immobili però, devono essere classificati come: A/1; A/8; A/9.