I furbetti del Cashback sono ormai vicini alla definitiva sconfitta. Ecco il piano del MEF per mettere fine una volta per tutte a questo increscioso fenomeno
Il Super Cashback è praticamente sfuggito di mano. La quota relativa al numero di transazioni necessarie per rientrare nei primi 100.000 posti della graduatoria ed ottenere il bonus di 1.500 euro si è notevolmente alzata.
Un andamento dovuto soprattutto agli ormai noti furbetti del Cashback che grazie a dei trucchetti che vanno a scapito degli esercenti hanno di fatto scalato la classifica. Dalla micro-transazioni all’erogazione della benzina dilazionata, passando ai Pos direttamente dentro casa, sono innumerevoli gli escamotage di queste persone.
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A quanto pare però questo andazzo è destinato a durare ancora poco. Il Mef sembra pronto a fare la prima mossa per neutralizzare coloro che si rendono protagonisti di questi comportamenti.
Diverse le ipotesi al vaglio. Si va dalla sanzione pecuniaria fino ad arrivare alla squalifica definitiva dal servizio Cashback con conseguente ripescaggio dei cittadini onesti. Potrebbe essere stilata una vera e propria black list all’interno della quale inserire tutti coloro che hanno utilizzato escamotage per ingigantire il numero delle transazioni sul proprio account dell’applicazione IO.
La prima fase che si concluderà il prossimo 30 giugno è ormai agli sgoccioli. L’obiettivo è farsi trovare pronti per il secondo semestre in modo tale da normalizzare uno strumento che può essere tanto utile sia ai consumatori che allo Stato che in questo modo può debellare drasticamente l’evasione fiscale.
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Attualmente per poter rientrare nel Super Cashback sono necessarie circa 500 transazioni. Davvero un’infinità e in prospettiva viste le diverse riaperture il numero è destinato a crescere in maniera piuttosto considerevole. Per questo è arrivata l’ora di lasciarsi alle spalle una volta per tutte i furbetti del Cashback. Sono stati i protagonisti in negativo di questa prima parte di 2021.