Procedura avviata già l’11 maggio: l’Inps si prepara al controllo delle pensioni dei residenti all’estero. Attraverso una procedura specifica.
Una data importante quella del 12 maggio in ottica pensioni. L’Inps ha infatti diramato un messaggio (il numero 1900) indirizzato a coloro che saranno soggetti all’accertamento dei redditi al fine dell’accredito dell’assegno pensionistico. Il nome ufficiale è campagna Redest 2021, con riferimento all’anno 2020, già iniziata l’11 maggio scorso. L’accertamento dei redditi andrà a interessare coloro che percepiscono l’assegno ma che risiedono all’estero e, ai fini dell’operazione, l’Inps si avvarrà della collaborazione sia dei consolati di riferimento che di enti di patronato. Gli enti in questione saranno interessati in fase di accertamento. La compilazione dei modelli di reddito, che l’Inps si riserva di fornire, dovrà essere ad appannaggio dei titolari di pensione.
Va anche ricordata un’altra cosa: non tutti i redditi dei residenti all’estero sono soggetti ad accertamento. In materia interviene una legge specifica, precisamente la 27/2002, con riferimento all’articolo 49, comma 1. Negli anni, tuttavia, è subentrato anche un decreto ministeriale attuativo, che ha ridisegnato l’assetto della procedura di accertamento specificando quali siano sia i requisiti reddituali che la tipologia di redditi sottoposti alla lente dell’Inps. Si parla, in questo senso, esclusivamente dei redditi previdenziali (italiani ed esteri), quelli da lavoro o quelli immobiliari, esclusa la casa in cui si abita. Inclusi anche i redditi di natura assistenziale.
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Il procedimento di accertamento, che come detto si servirà di aiuti in loco, resta comunque invariato. L’ente acquisirà certificazioni rilasciate da organismi esteri o delle autocertificazioni da parte dei soggetti interessati, utili alla verifica reddituale e, in caso, di eventuali incongruenze con il versamento della pensione. I modelli necessari alla verifica verranno inviati direttamente ai pensionati dall’Inps, i quali dovranno premurarsi di recarsi presso i Consolati (o i patronati) per avviare le procedure. Dopodiché toccherà agli uffici dare il là definitivo al percorso di accertamento.
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Si andrà innanzitutto a verificare l’identità del dichiarante, poi si passerà a lavorare sui modelli Redest 2021, già compilati e firmati dai soggetti interessati. La verifica di conformità permetterà di comparare i dati dichiarati da quelli indicati nei modelli, dopodiché avverrà il controllo definitivo attraverso il portale dell’Inps. Lo stesso ente ha fatto sapere come il tutto potrà essere svolto via internet, senza necessità di procedimenti ulteriori. Anche Intranet può essere utilizzato ai fini dell’accertamento, collegandosi all’apposito portale “Assicurato pensionato – Campagna RedEst”.