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Conti e Carte

Conto corrente, le cose da non fare per proteggere i nostri soldi

Non sempre l’apertura di un conto corrente rappresenta una scelta definitiva. Investire i propri soldi è la soluzione migliore in ogni caso.

Foto © Pixabay

Il conto corrente non è una cassaforte. Almeno non solo. Nel senso che intendere il proprio conto in banca come un contenitore di denaro, senza movimentazioni annesse, è probabilmente l’errore più grande che si possa fare. E questo vale per un deposito ingente quanto per uno esiguo. Se non si decide di investire i propri soldi, anche in uno strumento dai rendimenti minimi, si andrà inevitabilmente incontro alle derive negative, tutte in termini di costo. Nei casi peggiori addirittura di chiusura del conto corrente, qualora il deposito fermo sia particolarmente elevato.

Una serie di cose da non fare quindi, così da non ritrovarsi nei guai sul piano del risparmio. Laddove per guai si intende quelli pecuniari: dalle imposte di bollo a un’eventuale tassa patrimoniale. Ad esempio, nel momento in cui si possiedano 50 mila euro depositati per un intero anno in banca, l’imposta dello 0,2% costituirebbe comunque un’uscita. Ma se il conto fosse di deposito, andrebbe considerato un interesse lordo dell’1,5%, per un rendimento appena sopra lo 0,90%.

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Conto corrente, le cose da non fare per proteggere i nostri soldi… e quelle più convenienti

Il conto deposito potrebbe rappresentare una buona alternativa al semplice conto corrente. L’assetto è quello di un conto ma limitato a un deposito remunerato, nel senso che le uniche operazioni consentite sono quelle del prelievo e del versamento (niente bonifici o simili). Una soluzione abbastanza alla mano per un investitore che non vuole incorrere nei rischi della stagnazione. Inoltre, per chi sceglie di investire in azioni, la rendita di un conto deposito è estremamente sicura: 750 euro per un deposito di 50 mila euro, ovvero l’1,5% l’anno. Naturalmente, il conteggio varia a seconda di quanto viene lasciato sul conto.

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La tassazione sui conti deposito tuttavia resta. E va ricordato anche che, rispetto all’investimento in azioni, esistono anche delle opzioni meno complesse e più sicure, specei se il denaro da investire non è estremamente elevato. Molti strumenti di risparmio, ad esempio, consentono di ottenere una rendita senza troppe problematiche. Soluzioni che gli italiani scelgono più frequentemente rispetto al canale azionario. Al momento la tendenza è quella della prudenza, anche a causa della pandemia e dei rischi annessi. Su conti e libretti i soldi sono di più che in strumenti di rendimento ma, negli ultimi tempi, soluzioni come i buoni stanno aumentando. Un modo per investire senza rischi ed evitare sorprese.

Published by
Damiano Mattana