La questione dei diritti televisivi Serie A è destinata a regalare ulteriori sviluppi. Sky ha dichiarato guerra a Dazn e alla Lega Calcio. Ecco i possibili scenari
La questione dei diritti televisivi relativi al prossimo triennio di Serie A è destinata a far discutere ancora per molto tempo. Sky non vuole arrendersi e non ha nessuna intenzione di darla vinta a Dazn, che lo scorso 26 marzo ha messo le mani sulle partite del massimo campionato italiano, con un’offerta di 840 milioni di euro.
Si è aggiudicato il pacchetto 1 (quello che comprende la trasmissione di 7 partite in esclusiva assoluta) e il pacchetto 3 (che riguarda la co-trasmissione con un altro emittente delle restanti 3 partite della giornata).
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Il problema è che al momento nessuno (compreso Sky) è riuscito ad aggiudicarsi il pacchetto 2 riguardante la messa in onda di tre partite in co-esclusiva. L’offerta di 90 milioni di euro presentata dal colosso televisivo di Murdoch è stata rigettata dalla Lega Calcio perché ritenuta troppo bassa.
Uno scenario che di fatto almeno per ora, fa si che Dazn sia l’unica pay-tv ad avere pieni diritti di trasmissione delle prossime tre stagioni di Serie A. Una condizione che violerebbe i principi della Legge Morandi, secondo cui non è possibile che una sola emittente detenga in esclusiva assoluta i diritti televisivi del campionato di calcio.
Ed è proprio su questo aspetto che Sky fa leva per vincere la battaglia legale che ha intrapreso nei confronti del brand competitore e del massimo organo calcistico del Bel Paese.
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Il tribunale di Milano prenderà la sua decisione sulla delicata questione nel giro di qualche giorno. Nel frattempo addetti ai lavori e tifosi aspettano sviluppi per capire in maniera definitiva come vedere le partite a partire dal prossimo 22 agosto (data designata per l’inizio della Serie A 2021/2022).